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Post della FONDAZIONE MICHELE SCARPONI
Webapp/CSAB La novità piu interessante del 2022
7 Aprile -Presentazione della Terza Edizione del Circuito
Fattiva collaborazione dell'Amministrazione Comunale di Zola per la presentazione
Invito alla Presentazione della Terza edizione del Circuito
Due Santuari Apparentemente semplici da conquistare
Otto Santuari in otto ore
Presentiamo i nostri Patner
Un Templare in Bicicletta ,la conquista di Boccadirio e la sua storia
Il Santuario di San Luca casa del Circuito e dei Bolognesi
I Santuari più facili?
Un'Iniziativa di solidarietà per la pace in Ucraina
La risposta alla nostra iniziativa contro la guerra in Ucraina e per la pace nel mondo è stata numerosa e partecipata. Partiti da vari punti del territorio in tanti hanno raggiunto San Luca. Scaglionati in tre gruppi gli arrivi si sono susseguiti dalle 11,15 fino alle 12.Dopo le foto di gruppo di rito insieme abbiamo recitato la preghiera scritta da San Giovanni Paolo II
TANTO ATTUALE OGGI:
SCRITTA a Fatima per evitare una guerra nucleare:
Oh, Cuore Immacolato!
Aiutaci a vincere la minaccia del male,
che così facilmente si radica
nei cuori degli stessi uomini d’oggi
e che nei suoi effetti incommensurabili
già grava sulla nostra contemporaneità
e sembra chiudere le vie verso il futuro!
Dalla fame e dalla guerra, liberaci!
Dalla guerra nucleare,
da una autodistruzione incalcolabile,
da ogni genere di guerra, liberaci!
Dai peccati contro la vita dell’uomo sin dai suoi albori, liberaci!
Dall’odio e dall’avvilimento della dignità dei figli di Dio, liberaci! Da ogni genere di ingiustizia nella vita sociale, nazionale e internazionale, liberaci!
Dalla facilità di calpestare i comandamenti di Dio, liberaci! Dai peccati contro lo Spirito Santo, liberaci! liberaci!
Accogli, o Madre di Cristo, questo grido carico della sofferenza di tutti gli uomini! Carico della sofferenza di intere società!
Si riveli, ancora una volta, nella storia del mondo l’infinita potenza dell’Amore misericordioso! Che esso fermi il male! Trasformi le coscienze! Nel tuo Cuore Immacolato si sveli per tutti la luce della SPERANZA.
TANTO ATTUALE OGGI:
SCRITTA a Fatima per evitare una guerra nucleare:
Oh, Cuore Immacolato!
Aiutaci a vincere la minaccia del male,
che così facilmente si radica
nei cuori degli stessi uomini d’oggi
e che nei suoi effetti incommensurabili
già grava sulla nostra contemporaneità
e sembra chiudere le vie verso il futuro!
Dalla fame e dalla guerra, liberaci!
Dalla guerra nucleare,
da una autodistruzione incalcolabile,
da ogni genere di guerra, liberaci!
Dai peccati contro la vita dell’uomo sin dai suoi albori, liberaci!
Dall’odio e dall’avvilimento della dignità dei figli di Dio, liberaci! Da ogni genere di ingiustizia nella vita sociale, nazionale e internazionale, liberaci!
Dalla facilità di calpestare i comandamenti di Dio, liberaci! Dai peccati contro lo Spirito Santo, liberaci! liberaci!
Accogli, o Madre di Cristo, questo grido carico della sofferenza di tutti gli uomini! Carico della sofferenza di intere società!
Si riveli, ancora una volta, nella storia del mondo l’infinita potenza dell’Amore misericordioso! Che esso fermi il male! Trasformi le coscienze! Nel tuo Cuore Immacolato si sveli per tutti la luce della SPERANZA.
E' in arrivo una webapp per gestire le visite ai santuari del circuito
e entra nel circuito un nuovo sponsor :Bici Malini
Alcuni aiutanti degli organizzatori stanno testando per voi un'applicazione che consentirà a tutti quelli che vogliono conquistare il Circuito di caricare in tempo reale le loro imprese, stilando immediatamente le classifiche e probabilmente anche i tempi di scalata, semplificando e rendendo più semplice e sicuro il lavoro dell'organizzazione.
Ieri è stata la volta di Enrico Pasini, nostro adetto stampa e lo scorso anno brevettato sia Gold che Silver.
Enrico del BikeStudio TheTeam ieri era vestito con la divisa di Bici Malini da questo 2022 nostro sponsor.
Nelle prossime settimane vi presenteremo i nostri sponsor intanto grazie a Paolo Malini del sostegno e tutti pronti alle prossime novità!
Ieri è stata la volta di Enrico Pasini, nostro adetto stampa e lo scorso anno brevettato sia Gold che Silver.
Enrico del BikeStudio TheTeam ieri era vestito con la divisa di Bici Malini da questo 2022 nostro sponsor.
Nelle prossime settimane vi presenteremo i nostri sponsor intanto grazie a Paolo Malini del sostegno e tutti pronti alle prossime novità!
- Il Circuito dei Santuari lo si può fare con tutte le tipologie di Bicicletta.
Un prezioso aiuto a chi vorrà pedalare fuori dal traffico stradale, nella pace dei boschi!
Oltre a Guido e Geppo Mazzetti, ideatori e organizzatori ufficiali del Circuito dei Santuari dell'Appennino Bolognese, il Circuito si avvale di volontari che mettono cuore, anima e competenza per la sua crescita.
Uno di questi è il grande Andrea Mambelli del Team Maverick Bologna.
Lo scorso anno Andrea ha conquistato sia il brevetto Gold che il brevetto Silver in sella alla sua Mtb percorrendo quasi solo sterrati e single track, organizzando e accompagnando nei suoi giri chi lo voleva seguire.
Ora Andrea ha condiviso tutti i giri di conquista dei Santuari nel link poco sotto queste righe creando un prezioso aiuto per chi in questi 2022 vorrà provare a finire il Circuito in sella ad una Mtb.
Grande e Grazie Andrea!
https://it.wikiloc.com/wikiloc/user.do?id=1254313...
Uno di questi è il grande Andrea Mambelli del Team Maverick Bologna.
Lo scorso anno Andrea ha conquistato sia il brevetto Gold che il brevetto Silver in sella alla sua Mtb percorrendo quasi solo sterrati e single track, organizzando e accompagnando nei suoi giri chi lo voleva seguire.
Ora Andrea ha condiviso tutti i giri di conquista dei Santuari nel link poco sotto queste righe creando un prezioso aiuto per chi in questi 2022 vorrà provare a finire il Circuito in sella ad una Mtb.
Grande e Grazie Andrea!
https://it.wikiloc.com/wikiloc/user.do?id=1254313...
I due Santuari New Entry del Circuito 2022
Nel 2020 i Santuari da conquistare erano 9, nel 2021 15, mentre in questa nuova edizione 2022 saranno ben 17.
Vi presentiamo la prima novità, il Santuario della Beata Vergine del Lato sul Monte Calderaro sui colli tra Ozzano e Castel San Pietro.
Santuario "Giovane" la cui storia inizia nel 1600, descritta in modo perfetto in questa scheda a cura di Gabriele Mignardi.
Raggiungere questo Santuario non sarà una passeggiata, la salita che porta alla Beata Vergine del Lato presenta pendenze a doppia cifra, un vero e proprio muro che una volta scalato darà molta soddisfazione.
Pronti a conquistarlo?
Vi presentiamo la prima novità, il Santuario della Beata Vergine del Lato sul Monte Calderaro sui colli tra Ozzano e Castel San Pietro.
Santuario "Giovane" la cui storia inizia nel 1600, descritta in modo perfetto in questa scheda a cura di Gabriele Mignardi.
Raggiungere questo Santuario non sarà una passeggiata, la salita che porta alla Beata Vergine del Lato presenta pendenze a doppia cifra, un vero e proprio muro che una volta scalato darà molta soddisfazione.
Pronti a conquistarlo?
I Santuari del Circuito 2022
I SANTUARI DEL CIRCUITO 2022 SONO 17.
1 San Luca
2 Monte delle Formiche
3 Monte Calderaro
4 Monte Sole
5 Madonna dei Boschi
6 Madonna dei Fornelli
7 Madonna di Ripoli
8 Montovolo
9 Boccadirio
10 Madonna del Ponte
11 Calvigi
12 Madonna del Faggio
13 Madonna dell'Acero
14 Passo Brasa
15 Madonna di Ronchidoso
16 Madonna della Rocca.
17 Madonna del Piratello
1 San Luca
2 Monte delle Formiche
3 Monte Calderaro
4 Monte Sole
5 Madonna dei Boschi
6 Madonna dei Fornelli
7 Madonna di Ripoli
8 Montovolo
9 Boccadirio
10 Madonna del Ponte
11 Calvigi
12 Madonna del Faggio
13 Madonna dell'Acero
14 Passo Brasa
15 Madonna di Ronchidoso
16 Madonna della Rocca.
17 Madonna del Piratello
L'Iscrizione al Circuito 2022
.. Anche quest'anno l'iscrizione al Circuito è gratuita?
si è GRATIS. (e questa non è una novità.)
Ma perché gratis?, mi è stato chiesto,la risposta è questa:
Perché il circuito è nato da ciclisti praticanti per ciclisti praticanti e quindi l'organizzazione si regge sul volontariato.
È nostra convinzione che i volontari si impegnano per le cose in cui credono e amano, quindi sono garanzia di successo.
In quanti siete a organizzare il circuito?
Più di quanti io stesso pensassi, si perché, all'inizio eravamo in 5 a condividere il progetto,
Giampiero Mazzetti, don Massimo Vacchetti Giovanni Galvani, Alberto Leardini e io , ma poi nel 2021 si e aggiunto Giovanni Vignoli,(controllo visite ai santuari e classifiche)
Andrea Mambelli,(tracciati per raggiungere i santuari in MTB.,
Andrea Ranieri (tracciati per raggiungere i santuari in BDC
Gabriele Mignardi(per le schede, e la guida dei santuari)
Roberto Bondi ( censimento e catalogazione di tutti i santuari dell'appennino, grandi e piccoli).
la novità 2022 è che si aggiungono due nuovi collaboratori volontari:
Enrico Pasini che ha già iniziato a scrivere un libro sul circuito dei santuari, e sta pubblicando quasi ogni settima un capitolo sulla pagina FB del nostro gruppo, ci aiuterà a gestire la comunicazione con i social e la stampa.
E ultimo solo in ordine di tempo:
Fabio Frascari che ha proposto un progetto per realizzare una "WEBAPP" ovvero un programma per facilitare la registrazione e la certificazione delle visite ai Santuari da parte dei ciclisti che partecipano circuito al 2022.
BUON CIRCUITO A TUTTI !!!
si è GRATIS. (e questa non è una novità.)
Ma perché gratis?, mi è stato chiesto,la risposta è questa:
Perché il circuito è nato da ciclisti praticanti per ciclisti praticanti e quindi l'organizzazione si regge sul volontariato.
È nostra convinzione che i volontari si impegnano per le cose in cui credono e amano, quindi sono garanzia di successo.
In quanti siete a organizzare il circuito?
Più di quanti io stesso pensassi, si perché, all'inizio eravamo in 5 a condividere il progetto,
Giampiero Mazzetti, don Massimo Vacchetti Giovanni Galvani, Alberto Leardini e io , ma poi nel 2021 si e aggiunto Giovanni Vignoli,(controllo visite ai santuari e classifiche)
Andrea Mambelli,(tracciati per raggiungere i santuari in MTB.,
Andrea Ranieri (tracciati per raggiungere i santuari in BDC
Gabriele Mignardi(per le schede, e la guida dei santuari)
Roberto Bondi ( censimento e catalogazione di tutti i santuari dell'appennino, grandi e piccoli).
la novità 2022 è che si aggiungono due nuovi collaboratori volontari:
Enrico Pasini che ha già iniziato a scrivere un libro sul circuito dei santuari, e sta pubblicando quasi ogni settima un capitolo sulla pagina FB del nostro gruppo, ci aiuterà a gestire la comunicazione con i social e la stampa.
E ultimo solo in ordine di tempo:
Fabio Frascari che ha proposto un progetto per realizzare una "WEBAPP" ovvero un programma per facilitare la registrazione e la certificazione delle visite ai Santuari da parte dei ciclisti che partecipano circuito al 2022.
BUON CIRCUITO A TUTTI !!!
Buon Anno a Tutti Voi e alle Vostre Famiglie
La Prima NOVITÀ 2022:
PARTENZA DEL CIRCUITO IL 30 APRILE, DA SAN LUCA
CHIUSURA DEL CIRCUITO IL 29 OTTOBRE, A SAN LUCA.
Buon Anno e Buon Circuito a tutti.
PARTENZA DEL CIRCUITO IL 30 APRILE, DA SAN LUCA
CHIUSURA DEL CIRCUITO IL 29 OTTOBRE, A SAN LUCA.
Buon Anno e Buon Circuito a tutti.
Sabato 30 Ottobre Gran Finale della seconda Edizione
Sabato 11/9 Visita guidata al Santuario della Madonna dei Boschi
Sabato 11/9 Visita guidata a Madonna dei Boschi.
Continuano le nostre uscite in compagnia ,il calendario ci propone il Santuario di Madonna dei Boschi a Monghidoro.
Ritrovo alle 7,45 in piazzetta a Zola, o per quelli di Bologna a porta Castiglione alle 8,20.
L'accoglienza affidata alla DMAX è gestita da Giovanni Galvani e l'arrivo al santuario è previsto per le 10,30.
Visita guidata, la consueta preghiera per chi desidera e piccolo ristoro consueto.
una foto di gruppo ,questo ormai è diventato il cerimoniale di questo nostro contributo al circuito che stiamo condividendo numerosi.
Continuano le nostre uscite in compagnia ,il calendario ci propone il Santuario di Madonna dei Boschi a Monghidoro.
Ritrovo alle 7,45 in piazzetta a Zola, o per quelli di Bologna a porta Castiglione alle 8,20.
L'accoglienza affidata alla DMAX è gestita da Giovanni Galvani e l'arrivo al santuario è previsto per le 10,30.
Visita guidata, la consueta preghiera per chi desidera e piccolo ristoro consueto.
una foto di gruppo ,questo ormai è diventato il cerimoniale di questo nostro contributo al circuito che stiamo condividendo numerosi.
Sabato 4/9 Visita guidata a Monte delle Formiche
Sabato 4 Settembre ci troviamo al Santuario di Monte delle Formiche
Le ferie ormai sono un ricordo, mancano ancora due mesi di attività di questo nostro Circuito e il calendario delle visite guidate propone la visita al Santuario di Monte delle Formiche. per chi parte da Zola ci troviamo nella solita piazzetta alle 7,45 e per quelli di Bologna alle 8,30 nei pressi di Porta Castiglione e comunque l'accoglienza al Santuario è prevista tra le 10 e le 10,30. Una breve visita guidata al Santuario una preghiera insieme per chi lo desidera e un piccolo ristoro offerto dalla nostra organizzazione.
E' gradito un cenno di adesione per meglio organizzare .
Le ferie ormai sono un ricordo, mancano ancora due mesi di attività di questo nostro Circuito e il calendario delle visite guidate propone la visita al Santuario di Monte delle Formiche. per chi parte da Zola ci troviamo nella solita piazzetta alle 7,45 e per quelli di Bologna alle 8,30 nei pressi di Porta Castiglione e comunque l'accoglienza al Santuario è prevista tra le 10 e le 10,30. Una breve visita guidata al Santuario una preghiera insieme per chi lo desidera e un piccolo ristoro offerto dalla nostra organizzazione.
E' gradito un cenno di adesione per meglio organizzare .
Situazione delle visite ai Santuari aggiornata al 15/8
Il Santuario della Madonna di Serra a Ripoli
Più di un mese senza bicicletta, l'ultimo giro serio il 10 Luglio andando a visitare la Madonna del Ponte e Calvigi, quasi 150 km per 2500 di dislivello.
La voglia di pedalare è tanta ma anche quella di stare a letto non scherza negli ultimi due giorni di ferie.
Dopo essermi rigirato più volte mi costringo ad alzare, avrei voluto partire prima delle sei e mezza ma quando salgo in sella sono passate già da 15 minuti le sette.
Non voglio esagerate e con agilità comincio a scendere verso la Bazzanese per poi andare a prendere la Porrettana e dirigermi a Sasso e poi a Rioveggio.
Il cielo è azzurro dalle colline della Valsamoggia spira una leggera brezza che appare quasi fresca, ma a Zola già l'asfalto sputa tutto il suo calore sulle gambe.
È la vigilia di Ferragosto e pochissimi sono in giro, un traffico così assente è una vera goduria, con calma supero Casalecchio e Sasso e comincio a salire verso l’Appennino. A Rioveggio volto a sinistra e inizio a salire più seriamente. Le gambe non riescono a spingere, ma comunque la pedalata è ancora sciolta e nonostante tutto mi costi fatica, dal cambiare all’alzarmi sui pedali, sono soddisfatto.
Non sono neanche le 10 quando arrivo a MonteAcuto Vallese, il caldo comincia a farsi sentire lungo il chilometro che sale al piccolo borgo e svuoto in fretta le ultime gocce di acqua presenti nella borraccia.
Mi fermo velocemente alla fontana nella graziosa piazzetta e scendo verso Ripoli godendomi il fresco fino all’ingresso del Santuario. Alcune persone sono sedute attorno ad tavolino a fianco dell’ingresso, forse stanno parlando o forse pregando, mi sembra quasi di disturbare e così mi fermo davanti alla grande croce per la foto di rito mentre mi godo la bellezza di questo Santuario.
Santuario, forse, poco considerato, ma tra i più antichi del Bolognese. Una storia che inizia nell’anno 1000 e continua fino ad oggi. I segni del tempo cominciano a farsi vedere ma rimango sempre affascinato nel pensare a quanta gente, quanti piedi, quante anime, sono passate da questi Santuari, hanno pregato sopra questo prato, dentro la Chiesa, chiedendo una grazia, un aiuto.
Esco dalla stradina sterrata e continuo a scendere, ora il mio dilemma è scegliere da dove tornare a casa. È più forte di me e non riesco a tornare dalla stessa strada, a Ponte Locatello svolto a sinistra e comincio a salire verso Grizzana. Grizzana salita ripida ma corta, Cereglio salita lunga ma agile e pedalabile.
Scelta non fu più infausta. La condizione atletica assente, i chili di troppo presi nelle ferie e il caldo più feroce di questa estate 2021 rendono le salite due croci da portare lungo un Golgota infinito.
Se Grizzana la passo tutto sommato con ancora un po' di dignità, Cereglio diventa agonia pura e arrivare a Tolè mi appare quasi un miracolo. Senza sapere che da Savigno in poi folate di aria bollente mi arrivano in faccia, facendo passare gli ultimi 10 km di leggera discesa, una nuova salita.
Ma la Bicicletta è sofferenza e alla fine, seppur distrutto, arrivo soddisfatto.
Il Brevetto lo vedo molto lontano ma intanto anche un altro Santuario è stato conquistato.
La voglia di pedalare è tanta ma anche quella di stare a letto non scherza negli ultimi due giorni di ferie.
Dopo essermi rigirato più volte mi costringo ad alzare, avrei voluto partire prima delle sei e mezza ma quando salgo in sella sono passate già da 15 minuti le sette.
Non voglio esagerate e con agilità comincio a scendere verso la Bazzanese per poi andare a prendere la Porrettana e dirigermi a Sasso e poi a Rioveggio.
Il cielo è azzurro dalle colline della Valsamoggia spira una leggera brezza che appare quasi fresca, ma a Zola già l'asfalto sputa tutto il suo calore sulle gambe.
È la vigilia di Ferragosto e pochissimi sono in giro, un traffico così assente è una vera goduria, con calma supero Casalecchio e Sasso e comincio a salire verso l’Appennino. A Rioveggio volto a sinistra e inizio a salire più seriamente. Le gambe non riescono a spingere, ma comunque la pedalata è ancora sciolta e nonostante tutto mi costi fatica, dal cambiare all’alzarmi sui pedali, sono soddisfatto.
Non sono neanche le 10 quando arrivo a MonteAcuto Vallese, il caldo comincia a farsi sentire lungo il chilometro che sale al piccolo borgo e svuoto in fretta le ultime gocce di acqua presenti nella borraccia.
Mi fermo velocemente alla fontana nella graziosa piazzetta e scendo verso Ripoli godendomi il fresco fino all’ingresso del Santuario. Alcune persone sono sedute attorno ad tavolino a fianco dell’ingresso, forse stanno parlando o forse pregando, mi sembra quasi di disturbare e così mi fermo davanti alla grande croce per la foto di rito mentre mi godo la bellezza di questo Santuario.
Santuario, forse, poco considerato, ma tra i più antichi del Bolognese. Una storia che inizia nell’anno 1000 e continua fino ad oggi. I segni del tempo cominciano a farsi vedere ma rimango sempre affascinato nel pensare a quanta gente, quanti piedi, quante anime, sono passate da questi Santuari, hanno pregato sopra questo prato, dentro la Chiesa, chiedendo una grazia, un aiuto.
Esco dalla stradina sterrata e continuo a scendere, ora il mio dilemma è scegliere da dove tornare a casa. È più forte di me e non riesco a tornare dalla stessa strada, a Ponte Locatello svolto a sinistra e comincio a salire verso Grizzana. Grizzana salita ripida ma corta, Cereglio salita lunga ma agile e pedalabile.
Scelta non fu più infausta. La condizione atletica assente, i chili di troppo presi nelle ferie e il caldo più feroce di questa estate 2021 rendono le salite due croci da portare lungo un Golgota infinito.
Se Grizzana la passo tutto sommato con ancora un po' di dignità, Cereglio diventa agonia pura e arrivare a Tolè mi appare quasi un miracolo. Senza sapere che da Savigno in poi folate di aria bollente mi arrivano in faccia, facendo passare gli ultimi 10 km di leggera discesa, una nuova salita.
Ma la Bicicletta è sofferenza e alla fine, seppur distrutto, arrivo soddisfatto.
Il Brevetto lo vedo molto lontano ma intanto anche un altro Santuario è stato conquistato.
Il giro più bello del 2021 in e-bike di Beppe e Guido
Beppe ed io, il giro più bello del 2021
Giro molto bello, anzi per noi il più bello che abbiamo fatto in questo 2021. Decisamente impegnativo anche se aiutato dalla e-bike. 1700 metri di dislivello in 57 km e per il 70% sterrato in gran parte su percorsi forestali e sentieri Cai, qualche tratto in singletrax un po' esposto e alcuni tratti da affrontare a piedi,in mezzo a boschi di faggi, larici e abeti, toccando tre rifugi.il primo incontrato è Sega Vecchia, salendo da Pianaccio, qui abbiamo imboccato il sentiero Cai 103 che sale ai 1400 metri di Passo del lupo, giunti in cima seguiamo l'indicazione Rifugio Portafranca su un sentiero singoltrax in mezzo al bosco, in alcuni tratti un po' esposto. Il rifugio è in un bel pianoro soleggiato, ci fermiamo il tempo per gustare, seduti al sole, una fetta di crostata e poi risaliamo un po' il sentiero già fatto per imboccare il Cai 101.Inizialmente si continua a salire e in alcuni passaggi i massi non ci permettono di rimanere in sella e bisogna scendere e spingere a piedi per supetare gli ostacoli , ma poi si inizia a scendere in un sentiero in mezzo al bosco di rara bellezza. Seguendo le indicazioni che non mancano e sono ben fatte si arriva al rifugio del Monte Cavallo. Sono le 12,30 il tempo è soleggiato la temperatura è piacevole e allora ci facciamo un piatto di penne alla amatriciana, reintegrando i carboidrati, prima di affrontare la discesa verso Granaglione. L'inizio della discesa è piacevole, ma poi il sentiero si inasprisce e diventa più impegnativo e è qui che la mia Neuron CANYON biammortizzata da il meglio di sé. La discesa è bella e lunga ma poi nei pressi di Granaglione diventa asfaltata, tiriamo diritto a Calvigi, una breve sosta, un selfie e un'ave Maria e poi giù verso il santuario del Ponte a Porretta, una visita, selfie e Ave Maria e poi decidiamo di fare una sosta in gelateria per gustarci un meritato gelato e poi arriviamo un po' stanchi davanti al furgone parcheggiato a Silla contenti e soddisfatti. Noi ve lo proponiamo, merita veramente.
Giro molto bello, anzi per noi il più bello che abbiamo fatto in questo 2021. Decisamente impegnativo anche se aiutato dalla e-bike. 1700 metri di dislivello in 57 km e per il 70% sterrato in gran parte su percorsi forestali e sentieri Cai, qualche tratto in singletrax un po' esposto e alcuni tratti da affrontare a piedi,in mezzo a boschi di faggi, larici e abeti, toccando tre rifugi.il primo incontrato è Sega Vecchia, salendo da Pianaccio, qui abbiamo imboccato il sentiero Cai 103 che sale ai 1400 metri di Passo del lupo, giunti in cima seguiamo l'indicazione Rifugio Portafranca su un sentiero singoltrax in mezzo al bosco, in alcuni tratti un po' esposto. Il rifugio è in un bel pianoro soleggiato, ci fermiamo il tempo per gustare, seduti al sole, una fetta di crostata e poi risaliamo un po' il sentiero già fatto per imboccare il Cai 101.Inizialmente si continua a salire e in alcuni passaggi i massi non ci permettono di rimanere in sella e bisogna scendere e spingere a piedi per supetare gli ostacoli , ma poi si inizia a scendere in un sentiero in mezzo al bosco di rara bellezza. Seguendo le indicazioni che non mancano e sono ben fatte si arriva al rifugio del Monte Cavallo. Sono le 12,30 il tempo è soleggiato la temperatura è piacevole e allora ci facciamo un piatto di penne alla amatriciana, reintegrando i carboidrati, prima di affrontare la discesa verso Granaglione. L'inizio della discesa è piacevole, ma poi il sentiero si inasprisce e diventa più impegnativo e è qui che la mia Neuron CANYON biammortizzata da il meglio di sé. La discesa è bella e lunga ma poi nei pressi di Granaglione diventa asfaltata, tiriamo diritto a Calvigi, una breve sosta, un selfie e un'ave Maria e poi giù verso il santuario del Ponte a Porretta, una visita, selfie e Ave Maria e poi decidiamo di fare una sosta in gelateria per gustarci un meritato gelato e poi arriviamo un po' stanchi davanti al furgone parcheggiato a Silla contenti e soddisfatti. Noi ve lo proponiamo, merita veramente.
Articolo dell'Avvenire dll'8 agosto
Una iniziativa in via sperimentale nata da un'idea di Michele Di Napoli,ho ispirato un progetto per il prossimo anno
Una iniziativa, in via sperimentale proposta da Michele di Napoli, ciclista che partecipa attivamente al circuito, potrà diventare una innovazione per il 2022.
Lunedì 9/8 partirà in via sperimentale una visita di 13 santuari in due giorni con sosta a Montovolo ospitati nella foresteria del santuario, dal gruppo volontari del Santuario con alloggio e cena ad offerta libera, in un posto suggestivo e ricco di spiritualità su prenotazione. previsto arrivo entro le 19 e ripartenza per le 7.30. Per Michele Di Napoli, Sergio Carboni e Giovanni Nanni, che hanno organizzato il loro percorso la partenza sarà da Calderino ore 8, e i santuari che visiteranno in ordine saranno S.luca-Monte delle Formiche-Madonna dei Boschi-Madonna dei Fornelli-Ripoli-Monte Sole-Montovo.
Cena e pernottamento.
il 10/8 partenza alle 7.30 Bocca di Rio-M.del Ponte-Calvigi-Faggio-Acero-Brasa.
La prima tappa circa 160 Km .Seconda tappa Circa 200 Km.
Al termine di questo esperimento,l'organizzazione del circuito, sapendo che altri santuari, hanno una foresteria agibile e utilizzabile si farà carico di Contattare i responsabili/gestori delle strutture per poi mettere a disposizione dei ciclisti interessati le informazioni relative alle possibilità di organizzare le visite a tappe dei santuari del circuito.
Facciamo intanto un grande in bocca al lupo a Michele e a Sergio che partono per questo esperimento e un grazie per averci dato questa idea.
Lunedì 9/8 partirà in via sperimentale una visita di 13 santuari in due giorni con sosta a Montovolo ospitati nella foresteria del santuario, dal gruppo volontari del Santuario con alloggio e cena ad offerta libera, in un posto suggestivo e ricco di spiritualità su prenotazione. previsto arrivo entro le 19 e ripartenza per le 7.30. Per Michele Di Napoli, Sergio Carboni e Giovanni Nanni, che hanno organizzato il loro percorso la partenza sarà da Calderino ore 8, e i santuari che visiteranno in ordine saranno S.luca-Monte delle Formiche-Madonna dei Boschi-Madonna dei Fornelli-Ripoli-Monte Sole-Montovo.
Cena e pernottamento.
il 10/8 partenza alle 7.30 Bocca di Rio-M.del Ponte-Calvigi-Faggio-Acero-Brasa.
La prima tappa circa 160 Km .Seconda tappa Circa 200 Km.
Al termine di questo esperimento,l'organizzazione del circuito, sapendo che altri santuari, hanno una foresteria agibile e utilizzabile si farà carico di Contattare i responsabili/gestori delle strutture per poi mettere a disposizione dei ciclisti interessati le informazioni relative alle possibilità di organizzare le visite a tappe dei santuari del circuito.
Facciamo intanto un grande in bocca al lupo a Michele e a Sergio che partono per questo esperimento e un grazie per averci dato questa idea.
Il punto di Alberto Leardini dalla Romagna
Dal mare il punto di Alberto Leardini
Cerco di allargare con nuove perline la coroncina della bassa Romagna. Oggi trovo il Santuario della Beata Vergine delle Grazie al Trebbio di Montegridolfo e procedo con i già noti Santuari della Madonna di Bonora e di Carbognano. Come immaginavo, questo è il verso giusto; all’opposto trovate pendenze importanti (ed inutili oltre che dannose di prima mattina). Sali-scendi fantastici, e panorama mozzafiato, dai monti delle Marche a San Marino e al Monte Carpegna. Anche quaggiù i Santuari sono in posti veramente improbabili, certo non ‘commerciali’: si vede che si deve sempre uscire dalle vie troppo facili per trovarLa. Al Carbognano questa volta riesco ad entrare: un quadro enorme La rappresenta col Bambino, ti guardano e ti sorridono: ‘grazie che sei venuto a visitarci’. Affido successi e preoccupazioni, entrambi hanno bisogno del Loro aiuto. Ma quanta devozione anche nel cuore della Romagna, non l’avrei mai detto conoscendo così bene il loro spirito così goliardico (ed infatti quando ho scritto a Guido della ‘Beata Vergine del Trebbio’ …. il WhatsApp me l’ha spedito con ‘la Beata Vergine del Trebbiano’ . Lei non me ne voglia. E lui mi ha chiesto subito qualche dettaglio in più!!
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Cerco di allargare con nuove perline la coroncina della bassa Romagna. Oggi trovo il Santuario della Beata Vergine delle Grazie al Trebbio di Montegridolfo e procedo con i già noti Santuari della Madonna di Bonora e di Carbognano. Come immaginavo, questo è il verso giusto; all’opposto trovate pendenze importanti (ed inutili oltre che dannose di prima mattina). Sali-scendi fantastici, e panorama mozzafiato, dai monti delle Marche a San Marino e al Monte Carpegna. Anche quaggiù i Santuari sono in posti veramente improbabili, certo non ‘commerciali’: si vede che si deve sempre uscire dalle vie troppo facili per trovarLa. Al Carbognano questa volta riesco ad entrare: un quadro enorme La rappresenta col Bambino, ti guardano e ti sorridono: ‘grazie che sei venuto a visitarci’. Affido successi e preoccupazioni, entrambi hanno bisogno del Loro aiuto. Ma quanta devozione anche nel cuore della Romagna, non l’avrei mai detto conoscendo così bene il loro spirito così goliardico (ed infatti quando ho scritto a Guido della ‘Beata Vergine del Trebbio’ …. il WhatsApp me l’ha spedito con ‘la Beata Vergine del Trebbiano’ . Lei non me ne voglia. E lui mi ha chiesto subito qualche dettaglio in più!!
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Il Team Salesiani di Don Bosco va per santuari
Il Team Salesiani di don Bosco per tre giorni pedalando nel circuito.
Don Stefano Stagni e Andrea Ravaldini si sono presi 3 giorni di ferie per fare una scorpacciata di santuari del circuito.
L'allenamento del Don è molto scarso e approssimativo, solo l'età lo salva e il curriculum di ex dilettante, sembra che Andrea sia un po' più allenato. I due, il primo giorno si sparano subito San Luca versante ORFANELLE e poi scendono sulla Porrettana e si dirigono verso La chiesa di Casaglia di Montesole da versante Pian di Venola, è come dire mi faccio karakiry.
Il Don viene recuperato esausto a Calderino perché non c'è la fa più a arrivare a casa in bici.Cena dalla mamma e poi a letto, non importa il sonnifero. Il secondo giorno i due amici si fanno il santuario di Brasa, la Querciola e poi arrivano a Sestola,dove pernottano nella baita dello zio. La terza tappa si presenta subito tosta, la salita all'Acero non è uno scherzo. Poi si dirigono alla Madonna del Faggio,quindi alla Madonna del ponte e per finire la Madonna di Calvigi. I giorni dedicati ai santuari sono finiti ma è stato un'esperienza molto bella,e I due nostri amici promettono di trovare il tempo per visitare i restanti santuari e conquistare i Brevetti Domani relax e poi si vedrà.
Don Stefano Stagni e Andrea Ravaldini si sono presi 3 giorni di ferie per fare una scorpacciata di santuari del circuito.
L'allenamento del Don è molto scarso e approssimativo, solo l'età lo salva e il curriculum di ex dilettante, sembra che Andrea sia un po' più allenato. I due, il primo giorno si sparano subito San Luca versante ORFANELLE e poi scendono sulla Porrettana e si dirigono verso La chiesa di Casaglia di Montesole da versante Pian di Venola, è come dire mi faccio karakiry.
Il Don viene recuperato esausto a Calderino perché non c'è la fa più a arrivare a casa in bici.Cena dalla mamma e poi a letto, non importa il sonnifero. Il secondo giorno i due amici si fanno il santuario di Brasa, la Querciola e poi arrivano a Sestola,dove pernottano nella baita dello zio. La terza tappa si presenta subito tosta, la salita all'Acero non è uno scherzo. Poi si dirigono alla Madonna del Faggio,quindi alla Madonna del ponte e per finire la Madonna di Calvigi. I giorni dedicati ai santuari sono finiti ma è stato un'esperienza molto bella,e I due nostri amici promettono di trovare il tempo per visitare i restanti santuari e conquistare i Brevetti Domani relax e poi si vedrà.
Comunicato N.1 del 2021
La partecipazione che non ti aspetti (il 31/7 ) a Madonna dell'Acero
Che fosse una delle giornate più calde di questa estate lo dichiarava il meteo ed è vero, che molti sono già in ferie o approfittano di questa giornata per partire è altrettanto vero, quindi oggi avevo previsto una scarsa partecipazione all' iniziativa proposta dal circuito e cioè la visita guidata al Santuario di Madonna dell'acero. Invece no, 18 ciclisti sono arrivati alla metà tra le 10 e le 11,30.Nell'assoluto rispetto delle restrizioni Covid, senza fare assembramento, c'è chi è partito da casa alle 6 come i coniugi Godino, chi invece si è trovato a Marano come Mauro, Giampaolo, Marco, Roberto,Angelo, chi un po' più su, come Giuseppe e Paolo, chi invece ha scelto di salire da Silla, Andrea, Gianni, Giorgio, anche chi da Monte Pastore come i coniugi Di Napoli, poi sono arrivati Moreno, Fabio con un amico, tutti hanno raggiunto la metà nel tempo che era stato indicato.
Purtroppo non è stato possibile fare la. Visita guidata perché era in corso la celebrazione della S. Messa, me è stata lasciata privatamente alle persone. Abbiamo famigliarizzato, gustando le raviole e bevendo coca cola gentilmente offerta.La temperatura ai 1200 mt del posto era veramente eccezzionale, e è stato un peccato dover tornare a casa.
Nel mese di agosto non verrà organizzata alcuna uscita guidata, e quindi ci rivediamo sabato 4 settembre per visitare il monte delle Formiche.
Grazie a Voi che avete condiviso e......
B U O N E F E R I E A TUTTI!!!
Purtroppo non è stato possibile fare la. Visita guidata perché era in corso la celebrazione della S. Messa, me è stata lasciata privatamente alle persone. Abbiamo famigliarizzato, gustando le raviole e bevendo coca cola gentilmente offerta.La temperatura ai 1200 mt del posto era veramente eccezzionale, e è stato un peccato dover tornare a casa.
Nel mese di agosto non verrà organizzata alcuna uscita guidata, e quindi ci rivediamo sabato 4 settembre per visitare il monte delle Formiche.
Grazie a Voi che avete condiviso e......
B U O N E F E R I E A TUTTI!!!
Il 31/7 visita guidata al Santuario della Madonna dell'Acero
In questa visita guidata non si può dire che il fresco non è garantito ,i 1200 metri e la natura che circonda il santuario sono una garanzia di fresco e se non bastasse ci aiuta la foto allegata alla scheda di presentazione. Anche in questo fine settimana un gruppetto ha già dato l'adesione alla nostra iniziativa ,c'è chi parte da casa e sfiderà la calura della giornata ,sopra tutto nel ritorno ,altri faranno un percorso di avvicinamento in auto e poi in bici raggiungeranno la meta ,mentre i bikers in MTB( per ora non ho notizie di partecipanti)dovrebbero ritrovarsi a Lizzano alle 7,30 per un giro a dir poco strepitoso. Ma tutti verso le 10,30 Vi accoglierò davanti al Santuario . Ragazzi c'è ancora posto, e anche questa volta la mamma /nonna Cesarina ha colpito con le sue raviole.
Situazione Brevettati al 25/7
Quest'anno sono previsti due Brevetti per il circuito ,il primo è il GOLD che raggruppa 10 Santuari fra i più noti del nostro appennino,ma anche quelli più impegnativi ciclisticamente parlando, quelli che sia come chilometri che come altimetria e tipo di percorsi riservano le maggiori difficolta per raggingerli è il caso della chiesa di Casaglia a monte sole, bisogna percorrere 1,5 km di sterrato, così come per raggiungere la Madonna del Faggio bisogna percorrere circa 6 chilometri di sterrato e 800 metri di sentiero.
Nonostante tutto già 9 ciclisti hanno conquistato il prestigioso Brevetto.
Il secondo Brevetto è stato costruito per quelli che non gradiscono le difficoltà delle strade sterrate ,i santuari sono 12 e fra questi sono stati inseriti 2 santuari della "bassa": Madonna della Rocca a Cento e Madonna del Piratello a Imola Attualmente già 9 ciclisti hanno conquistato il Brevetto "SILVER". A diversi atleti mancano pochi santuari per conquistare uno o l'altro e addirittura tuti e due i Brevetti. Nei prossimi tre mesi terremo aggiornata la situazione settimanalmente.
Nonostante tutto già 9 ciclisti hanno conquistato il prestigioso Brevetto.
Il secondo Brevetto è stato costruito per quelli che non gradiscono le difficoltà delle strade sterrate ,i santuari sono 12 e fra questi sono stati inseriti 2 santuari della "bassa": Madonna della Rocca a Cento e Madonna del Piratello a Imola Attualmente già 9 ciclisti hanno conquistato il Brevetto "SILVER". A diversi atleti mancano pochi santuari per conquistare uno o l'altro e addirittura tuti e due i Brevetti. Nei prossimi tre mesi terremo aggiornata la situazione settimanalmente.
A tre mesi dal termine dell'attivitaà dell'edizione 2021 stiamo per raddoppiare il numero delle visite ai santuari della prima edizione(2020)
Come dice il detto :"Carta canta", i numeri delle visite ai santuari al 25/7 sono già quasi raddoppiati, rispetto al 2020,e ci sono ancora tre mesi di attività ,segno questo che il circuito gode buona salute, gli iscritti sono ancora in aumento, le visite guidate organizzate al sabato hanno avuto una buona partecipazione. La " Santa Competizione" è in gran fermento ,le " Rando" fatte ad oggi sono 4 e alcuni si dedicano alle visite a più santuari in giornata, percorrendo distanze importanti .Un grande successo hanno ottenuto anche le visite ai santuari definiti impropriamente "Minori" solo perchè non fanno parte dei 15 scelti per la competizione e sono emersi veri gioiellini sia dal punto di vista storico, ma spesso anche artistico, ma altri sono stati trovati, abbandonati e cadenti. la nostra attività funziona anche come cassa di risonanza nei confronti delle istituzioni affinchè non lascino andare in rovina questi segni delle radici del popolo. le ferie sono dietro l'angolo ,ma non per tutti e quindi il circuito funzionerà anche nel mese di agosto .
Un giro in paradiso in E-MTB
Si parte alle 7, Gionata limpida, il meteo mette caldo e allora è meglio organizzare un giro in alto Reno. Parlando con Andrea Mambelli, l'esperto di percorsi mtb/gravel del cir uito, gli avevo chiesto informazioni per fare un giro a circuito inserendo il santuario di Calvigi e la Madonna del Faggio, con passaggio da Rifugio Monte cavallo. La risposta di Andrea è stata:fattibile e bello, poi mi ha girato un link. Dopo aver controllato il percorso, l'ho proposto all'amico Beppe che ha accettato con entusiasmo la proposta. Il trasferimento con il furgone è a Castelluccio, parcheggiamo, scarichiamo le e- bike e via giù a Capugnano, Borgo Capanne, Lustrola, Granaglione, e arriviamo al Santuario di Calvigi, in mezzo a verdi boschi, ma su asfalto. Si riparte per Casa Forlai e la strada si restinge, inizialmente dissestate ma comincia a inerpicarsi, successivamente diventa sterrata fino al Rifugio Cavallo, una breve sosta e foto ricordo poi si riprende lo sterrato che appena superati i 1400 mt inizia a scendere in mezzo al bosco, un paradiso, giù giù fino alla casa forestale, qui facciamo una sosta per una tigella al prosciutto e una birretta e poi giù fino all'incrocio con lo sterrato che da Castelluccio porta al Faggio. A questo punto l'anello è chiuso, arrivare al Santuario è un attimo. Qui meritiamo una sosta di assoluto relax. La foto di rito è poi si ritorna al furgone che ci aspetta a Castelluccio.
Un percorso che non avrei mai immaginato di poter fare, sopratutto all'età di 72 anni, ma grazie alla tecnologia criticata da chi non la conosce, oggi Beppe ed io possiamo dire d'aver fatto un giro in paradiso.
+9
19Tu, Massimo Mezzetti, Fiorenzo Mazzetti e altri 16
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In E-Bike alla scoperta del Santuario di Rochindoso e poi santuario della Querciola e Santuario dell'Acero
Le previsioni davano una giornata impossibile, afa, caldo, sol leone che ruggiva cattivo, così passate le sei da qualche minuto salgo in sella e parto.
Alla Bersagliera è quasi freddo, lo immagazzino tutto tenendolo come ricordo per le ore a venire. Già a Crespellano il sole in faccia fa sentire i suoi raggi pronti per l’estate. In realtà non si sta malissimo, l’umidità cancella il blu del cielo con un grigio malato, ma la temperatura è ancora contenuta. Due chiacchiere veloci in edicola a Riale per salutare e riparto. Casalecchio, Porrettana verso Bologna, Meloncello e lei, bellissima come sempre.
Ma esisterà una strada più bella di via Saragozza di primo mattino? Io non penso.
I viali sono ancora deserti sono passate da poco le 6 e si pedala tranquillamente. Mi immetto sulla bella tangenziale delle biciclette, un ragazzo mi sfida, lo lascio vincere quando brucia il rosso di Castiglione, neanche Jack Frusciante azzardava tanto. Giardini, via Murri, via degli Orti, la Pulce, Mura SanCarlo, pedalo bene, non sforzo ma riesco a fare velocità. Sono contento, pagherò al ritorno questa felicità.
A Cà de Mandorli finisce la mia pianura, inizio a salire lungo la valle dell’Idice, dei ragazzi escono da un parcheggio, mi auguro mi raggiungano ma non li vedo fin dopo Castel de Britti. Mi metto a ruota e con tranquillità mi portano fin a Cà di Bazzone dove, a sorpresa, svoltano anche loro con me verso Monte Delle Formiche.
Quanti anni saranno che non salgo da questo versante? Tanti visto che su Strava non ce l’ho, lo ricordo bene, tremendo ma tutto sommato con vari tratti che lasciano respirare. In cima i ragazzi scendono già verso la Val di Zena io invece svolto a Sinistra verso il Santuario. Non ci sono mai stato, sarà poco dopo la svolta, penso, ed invece lo vedo lassù in cima, sulla collina di fronte. Ed infatti la strada scende verso Cà di Pippo e subito dopo la trattoria risale, cattiva ma ombreggiata e fresca.
È proprio una conquista questo Santuario, arrivarci, soprattutto dal Savena è da scalatori puri, io non lo sono più da un po' ma comunque arrivare al prato che guarda Loiano in lontananza, e tutta la valle del Zena e del Savena, è vera soddisfazione.
Ho già più di 60 km nelle gambe, è ora di tornare verso casa.
Mi aspettano altre 4 valli da attraversare, dopo il Savena scendo a Zena e risalgo a Zula scendendo poi verso il Pianoro, lo attraverso e a Pian di Macina salgo alle Ganzole per buttarmi verso il Reno, attraversare Sasso e salire verso Mongardino.
Salita che conosco a memoria e per questo, alla prima pedalata dopo la Porrettana, capisco già che sarà una scalata lunghissima. Arrivo su stremato, scendo verso Calderino costeggiando l’Olivetta, pedalo accompagnando i pedali, attraverso il Lavino e comincio a salire verso la Badia, controvento. Fatica su fatica, con il caldo che comincia a spingere e Mongiorgio sembra non finire mai, un vero muro che scalo con piccozza e ramponi. Mi involo verso il Samoggia con Ponzano che svetta sul fiume con una cornice di baloni di fieno che la rendono ancor più bella.
Tutto il Giro concentrato su Monte delle Formiche, una bellissima scoperta il Santuario dove ogni settembre le Formiche alate vengono a trovare la morte ed insieme ad essa anche nuova vita.
Alla Bersagliera è quasi freddo, lo immagazzino tutto tenendolo come ricordo per le ore a venire. Già a Crespellano il sole in faccia fa sentire i suoi raggi pronti per l’estate. In realtà non si sta malissimo, l’umidità cancella il blu del cielo con un grigio malato, ma la temperatura è ancora contenuta. Due chiacchiere veloci in edicola a Riale per salutare e riparto. Casalecchio, Porrettana verso Bologna, Meloncello e lei, bellissima come sempre.
Ma esisterà una strada più bella di via Saragozza di primo mattino? Io non penso.
I viali sono ancora deserti sono passate da poco le 6 e si pedala tranquillamente. Mi immetto sulla bella tangenziale delle biciclette, un ragazzo mi sfida, lo lascio vincere quando brucia il rosso di Castiglione, neanche Jack Frusciante azzardava tanto. Giardini, via Murri, via degli Orti, la Pulce, Mura SanCarlo, pedalo bene, non sforzo ma riesco a fare velocità. Sono contento, pagherò al ritorno questa felicità.
A Cà de Mandorli finisce la mia pianura, inizio a salire lungo la valle dell’Idice, dei ragazzi escono da un parcheggio, mi auguro mi raggiungano ma non li vedo fin dopo Castel de Britti. Mi metto a ruota e con tranquillità mi portano fin a Cà di Bazzone dove, a sorpresa, svoltano anche loro con me verso Monte Delle Formiche.
Quanti anni saranno che non salgo da questo versante? Tanti visto che su Strava non ce l’ho, lo ricordo bene, tremendo ma tutto sommato con vari tratti che lasciano respirare. In cima i ragazzi scendono già verso la Val di Zena io invece svolto a Sinistra verso il Santuario. Non ci sono mai stato, sarà poco dopo la svolta, penso, ed invece lo vedo lassù in cima, sulla collina di fronte. Ed infatti la strada scende verso Cà di Pippo e subito dopo la trattoria risale, cattiva ma ombreggiata e fresca.
È proprio una conquista questo Santuario, arrivarci, soprattutto dal Savena è da scalatori puri, io non lo sono più da un po' ma comunque arrivare al prato che guarda Loiano in lontananza, e tutta la valle del Zena e del Savena, è vera soddisfazione.
Ho già più di 60 km nelle gambe, è ora di tornare verso casa.
Mi aspettano altre 4 valli da attraversare, dopo il Savena scendo a Zena e risalgo a Zula scendendo poi verso il Pianoro, lo attraverso e a Pian di Macina salgo alle Ganzole per buttarmi verso il Reno, attraversare Sasso e salire verso Mongardino.
Salita che conosco a memoria e per questo, alla prima pedalata dopo la Porrettana, capisco già che sarà una scalata lunghissima. Arrivo su stremato, scendo verso Calderino costeggiando l’Olivetta, pedalo accompagnando i pedali, attraverso il Lavino e comincio a salire verso la Badia, controvento. Fatica su fatica, con il caldo che comincia a spingere e Mongiorgio sembra non finire mai, un vero muro che scalo con piccozza e ramponi. Mi involo verso il Samoggia con Ponzano che svetta sul fiume con una cornice di baloni di fieno che la rendono ancor più bella.
Tutto il Giro concentrato su Monte delle Formiche, una bellissima scoperta il Santuario dove ogni settembre le Formiche alate vengono a trovare la morte ed insieme ad essa anche nuova vita.
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Santuario Monte delle Formiche (di Enrico Pasini)
Le previsioni davano una giornata impossibile, afa, caldo, sol leone che ruggiva cattivo, così passate le sei da qualche minuto salgo in sella e parto.
Alla Bersagliera è quasi freddo, lo immagazzino tutto tenendolo come ricordo per le ore a venire. Già a Crespellano il sole in faccia fa sentire i suoi raggi pronti per l’estate. In realtà non si sta malissimo, l’umidità cancella il blu del cielo con un grigio malato, ma la temperatura è ancora contenuta. Due chiacchiere veloci in edicola a Riale per salutare e riparto. Casalecchio, Porrettana verso Bologna, Meloncello e lei, bellissima come sempre.
Ma esisterà una strada più bella di via Saragozza di primo mattino? Io non penso.
I viali sono ancora deserti sono passate da poco le 6 e si pedala tranquillamente. Mi immetto sulla bella tangenziale delle biciclette, un ragazzo mi sfida, lo lascio vincere quando brucia il rosso di Castiglione, neanche Jack Frusciante azzardava tanto. Giardini, via Murri, via degli Orti, la Pulce, Mura SanCarlo, pedalo bene, non sforzo ma riesco a fare velocità. Sono contento, pagherò al ritorno questa felicità.
A Cà de Mandorli finisce la mia pianura, inizio a salire lungo la valle dell’Idice, dei ragazzi escono da un parcheggio, mi auguro mi raggiungano ma non li vedo fin dopo Castel de Britti. Mi metto a ruota e con tranquillità mi portano fin a Cà di Bazzone dove, a sorpresa, svoltano anche loro con me verso Monte Delle Formiche.
Quanti anni saranno che non salgo da questo versante? Tanti visto che su Strava non ce l’ho, lo ricordo bene, tremendo ma tutto sommato con vari tratti che lasciano respirare. In cima i ragazzi scendono già verso la Val di Zena io invece svolto a Sinistra verso il Santuario. Non ci sono mai stato, sarà poco dopo la svolta, penso, ed invece lo vedo lassù in cima, sulla collina di fronte. Ed infatti la strada scende verso Cà di Pippo e subito dopo la trattoria risale, cattiva ma ombreggiata e fresca.
È proprio una conquista questo Santuario, arrivarci, soprattutto dal Savena è da scalatori puri, io non lo sono più da un po' ma comunque arrivare al prato che guarda Loiano in lontananza, e tutta la valle del Zena e del Savena, è vera soddisfazione.
Ho già più di 60 km nelle gambe, è ora di tornare verso casa.
Mi aspettano altre 4 valli da attraversare, dopo il Savena scendo a Zena e risalgo a Zula scendendo poi verso il Pianoro, lo attraverso e a Pian di Macina salgo alle Ganzole per buttarmi verso il Reno, attraversare Sasso e salire verso Mongardino.
Salita che conosco a memoria e per questo, alla prima pedalata dopo la Porrettana, capisco già che sarà una scalata lunghissima. Arrivo su stremato, scendo verso Calderino costeggiando l’Olivetta, pedalo accompagnando i pedali, attraverso il Lavino e comincio a salire verso la Badia, controvento. Fatica su fatica, con il caldo che comincia a spingere e Mongiorgio sembra non finire mai, un vero muro che scalo con piccozza e ramponi. Mi involo verso il Samoggia con Ponzano che svetta sul fiume con una cornice di baloni di fieno che la rendono ancor più bella.
Tutto il Giro concentrato su Monte delle Formiche, una bellissima scoperta il Santuario dove ogni settembre le Formiche alate vengono a trovare la morte ed insieme ad essa anche nuova vita.
Alla Bersagliera è quasi freddo, lo immagazzino tutto tenendolo come ricordo per le ore a venire. Già a Crespellano il sole in faccia fa sentire i suoi raggi pronti per l’estate. In realtà non si sta malissimo, l’umidità cancella il blu del cielo con un grigio malato, ma la temperatura è ancora contenuta. Due chiacchiere veloci in edicola a Riale per salutare e riparto. Casalecchio, Porrettana verso Bologna, Meloncello e lei, bellissima come sempre.
Ma esisterà una strada più bella di via Saragozza di primo mattino? Io non penso.
I viali sono ancora deserti sono passate da poco le 6 e si pedala tranquillamente. Mi immetto sulla bella tangenziale delle biciclette, un ragazzo mi sfida, lo lascio vincere quando brucia il rosso di Castiglione, neanche Jack Frusciante azzardava tanto. Giardini, via Murri, via degli Orti, la Pulce, Mura SanCarlo, pedalo bene, non sforzo ma riesco a fare velocità. Sono contento, pagherò al ritorno questa felicità.
A Cà de Mandorli finisce la mia pianura, inizio a salire lungo la valle dell’Idice, dei ragazzi escono da un parcheggio, mi auguro mi raggiungano ma non li vedo fin dopo Castel de Britti. Mi metto a ruota e con tranquillità mi portano fin a Cà di Bazzone dove, a sorpresa, svoltano anche loro con me verso Monte Delle Formiche.
Quanti anni saranno che non salgo da questo versante? Tanti visto che su Strava non ce l’ho, lo ricordo bene, tremendo ma tutto sommato con vari tratti che lasciano respirare. In cima i ragazzi scendono già verso la Val di Zena io invece svolto a Sinistra verso il Santuario. Non ci sono mai stato, sarà poco dopo la svolta, penso, ed invece lo vedo lassù in cima, sulla collina di fronte. Ed infatti la strada scende verso Cà di Pippo e subito dopo la trattoria risale, cattiva ma ombreggiata e fresca.
È proprio una conquista questo Santuario, arrivarci, soprattutto dal Savena è da scalatori puri, io non lo sono più da un po' ma comunque arrivare al prato che guarda Loiano in lontananza, e tutta la valle del Zena e del Savena, è vera soddisfazione.
Ho già più di 60 km nelle gambe, è ora di tornare verso casa.
Mi aspettano altre 4 valli da attraversare, dopo il Savena scendo a Zena e risalgo a Zula scendendo poi verso il Pianoro, lo attraverso e a Pian di Macina salgo alle Ganzole per buttarmi verso il Reno, attraversare Sasso e salire verso Mongardino.
Salita che conosco a memoria e per questo, alla prima pedalata dopo la Porrettana, capisco già che sarà una scalata lunghissima. Arrivo su stremato, scendo verso Calderino costeggiando l’Olivetta, pedalo accompagnando i pedali, attraverso il Lavino e comincio a salire verso la Badia, controvento. Fatica su fatica, con il caldo che comincia a spingere e Mongiorgio sembra non finire mai, un vero muro che scalo con piccozza e ramponi. Mi involo verso il Samoggia con Ponzano che svetta sul fiume con una cornice di baloni di fieno che la rendono ancor più bella.
Tutto il Giro concentrato su Monte delle Formiche, una bellissima scoperta il Santuario dove ogni settembre le Formiche alate vengono a trovare la morte ed insieme ad essa anche nuova vita.
Il Punto di Alberto Leardini a Montovolo
Abbiamo scoperto un'altra perla, Montovolo con la sua cripta, e l'Oratorio di Santa Caterina in vetta alla montagna. Mura squadrate, grande frugalità, ma tutto ha resistito a deperimento e guerre, per serbare per noi (anche grazie al popolo dei dintorni!) storie incredibili e affreschi spettacolari. Ma l'immagine del giorno forse è il grifone, di cui è piena la cripta; l'unione del leone e dell'aquila, della terra e del cielo, della fatica e della speranza. Del peso delle nostre gambe e del desiderio di salire sempre in alto.
Un grazie anche alle nostre colonne, alle cicliste che salgono con noi; oggi un grazie speciale a Silvia e Lucia, che ci hanno voluto bene così come siamo. A presto per nuovi incontri ed avventure!
Un grazie anche alle nostre colonne, alle cicliste che salgono con noi; oggi un grazie speciale a Silvia e Lucia, che ci hanno voluto bene così come siamo. A presto per nuovi incontri ed avventure!
A Montovolo un bel gruppo ,e tanto interesse
I primi ciclisti si muovono da casa già alle sette, perchè la giornata si prevede molto calda e per chi conosce la salita a Montovolo sa che non scherza, alle sette e mezza all'agip di Casalecchio un altro gruppo si avvia sulla porettana per raggiungere il santuario, contemporaneamente dalla baracchina di Sasso il gruppo Dmax accende i motori e si mette in movimento verso la meta. Alcuni, un po meno dotati o un pò acciaccati (Guido) si avvicinano in auto .Davanti a tutti c'è lei ,Silvia con l'auto delle vettovaglie che sale per preparare il ristoro. Luigi ,Guido e Massimo pochi minuti prima delle dieci arrivano davanti al santuario ,ma pochi minuti dopo giunge il gruppo DMAX e poco dopo i ciliegini e
alcuni altri alla spicciolata. Alcuni saliti in MTB ,come Roberto Bondi che è partito da Zola alle 6 e ha fatto tutto il percorso con le ruote grosse.
Qualcuno fa conoscenza con chi fa parte del circuito ma non si è mai visto di persona ,è il caso di Stefano Frisio che dall'inizio del circuito scorazza per i santuari quotidianamente ma non aveva avuto ancora l'occasione di vedermi di persona.
dopo una piccola colazione e una bevuta di coca cola il primo gruppo entra nel santuario per la visita guidata da una volontaria che mostra il tesori e i gioielli di questo luogo sacro ,anche il secondo gruppo riesce a fare la visita guidata, ma poi alcuni cominciano a prendere la strada del ritorno ,per un piccolo gruppo la volontaria propone la visita della piccola chiesina di santa Caterina ,un vero gioiello d'arte. Ma come tutti i momenti belli volano è già ora di fare rientro a casa.
Un grazie particolare al gruppo di volontari del Santuario per la disponibilità e la presentazione che ci hanno fatto. Un grazie a Silvia per le vettovaglie e il servizio, e un grazie a tutti Voi che avete condiviso questa esperienza.
alcuni altri alla spicciolata. Alcuni saliti in MTB ,come Roberto Bondi che è partito da Zola alle 6 e ha fatto tutto il percorso con le ruote grosse.
Qualcuno fa conoscenza con chi fa parte del circuito ma non si è mai visto di persona ,è il caso di Stefano Frisio che dall'inizio del circuito scorazza per i santuari quotidianamente ma non aveva avuto ancora l'occasione di vedermi di persona.
dopo una piccola colazione e una bevuta di coca cola il primo gruppo entra nel santuario per la visita guidata da una volontaria che mostra il tesori e i gioielli di questo luogo sacro ,anche il secondo gruppo riesce a fare la visita guidata, ma poi alcuni cominciano a prendere la strada del ritorno ,per un piccolo gruppo la volontaria propone la visita della piccola chiesina di santa Caterina ,un vero gioiello d'arte. Ma come tutti i momenti belli volano è già ora di fare rientro a casa.
Un grazie particolare al gruppo di volontari del Santuario per la disponibilità e la presentazione che ci hanno fatto. Un grazie a Silvia per le vettovaglie e il servizio, e un grazie a tutti Voi che avete condiviso questa esperienza.
Sabato 19 /6 Insieme a Montovolo concentrato di storia e di arte
Sabato 19 andiamo insieme al Santuario di Montovolo ,un concentrato di Storia e Arte
Dopo il successo di sabato scorso ,anche sabato prossimo il circuito propone una visita guidata al santuario di Montovolo ,un concentrato di storia e arte.
Il gruppo DMax gestirà l'accoglienza dalle 10 alle 13 ,la custodia delle bici e il ristoro realizzato con cura da Silvia ,moglie di Giovanni Galvani.
Verranno organizzate visite al Santuario guidate in piccoli gruppi.
il gruppo dei ciliegi si troverà all'Agip di Casalecchio alle 7,30
il gruppo DMAX si ritroverà al Sasso a "LA Baracchina alle 7.30.
nota tecnica: mi hanno detto che è stata sistemata l'asfalto della strada che da Campolo sale al santuario.
Dopo il successo di sabato scorso ,anche sabato prossimo il circuito propone una visita guidata al santuario di Montovolo ,un concentrato di storia e arte.
Il gruppo DMax gestirà l'accoglienza dalle 10 alle 13 ,la custodia delle bici e il ristoro realizzato con cura da Silvia ,moglie di Giovanni Galvani.
Verranno organizzate visite al Santuario guidate in piccoli gruppi.
il gruppo dei ciliegi si troverà all'Agip di Casalecchio alle 7,30
il gruppo DMAX si ritroverà al Sasso a "LA Baracchina alle 7.30.
nota tecnica: mi hanno detto che è stata sistemata l'asfalto della strada che da Campolo sale al santuario.
Ciclista di Latina partecipa al circuito
Con Elio Ficcorella ciclista di Latina ci siamo conosciuti durante il primo lockdown del 2020 quando chiusi in casa ci siamo inventati le Granfondo virtuali, poi siamo rimasti in contatto perché utilizziamo entrambi Strava, quest'anno noi del Circuito abbiamo avuto l'intuizione di considerare nella classifica anche i santuari mariani non compresi nei 15 del circuito.
È così Elio ha pensato di iscriversi al nostro club su Strava e partecipare al circuito pur essendo fuori regione. Oggi ha postato un giro a due Santuari e ha conquistato 6 punti.
Complimenti
Elio benvenuto con noi!
È così Elio ha pensato di iscriversi al nostro club su Strava e partecipare al circuito pur essendo fuori regione. Oggi ha postato un giro a due Santuari e ha conquistato 6 punti.
Complimenti
Elio benvenuto con noi!
Altri due Randagi portano a casa la rando dei Santuari
Giovedì 10 giugno Michele di Napoli e Giovanni Nanni si sono cimentati nella Rando dei Santuari, versione gravel, ma causa un forte temporale a Castelluccio hanno dovuto ripiegare sulla versione BDC, comunque un' impresa di 306 km e 6450 mt. Completata. La versione gravel è solo rimandata.
Complimenti
Michele e Giovanni.
Complimenti
Michele e Giovanni.
Il punto di Alberto Leardini su Boccadirio
Anche a Boccadirio l'apparizione della Madonna e secoli di cura attenta degli uomini e delle donne del circondario ci consegnano una vera e propria perla in mezzo al bosco. Nel 2021 si fa colazione a casa, si pedala tra paesaggi mozzafiato, su strade perfette e con bici modernissime ... e alle 13 si è di nuovo a tavola con la famiglia. Quella volta, avvicinarsi dalle proprie città, e addirittura portare su pietre e calce era una fatica massacrante: ma si aveva fiducia che la Signora meritava tutto ciò e che Lei li avrebbe poi sostenuti. Così si è rinnovata la cura, e moltiplicati gli ex-voto, come ci ha raccontato Padre Antonio con pazienza e delicatezza. Continuiamo dunque ad affidarci e ad appoggiarci a Lei. Come Gesù, ritto sulle gambe della Mamma, nella bellissima formella del Della Robbia sull'altare.
Parliamo dei Brevetti 2021 (GOLD e SILVER)
Come annunciato nella presentazione del Circuito 2021 i brevetti conquistabili dai partecipanti possono essere due.
BREVETTO GOLD:
1 - Santuario di San Luca
2 - Chiesa di Casaglia Montesole
3 - Santuario Madonna di Montovolo
4 - Santuario Madonna di Boccadirio
5 - Santuario Madonna del Ponte (Porretta Terme)
6 - Santuario Madonna di Calvigi (Granaglione)
7 - Santuario Madonna del Faggio(Castelluccio)
8 - Santuario Madonna dell'Acero (Vidiciatico)
9 - Santuario Madonna di Passo Brasa(Castel D'aiano)
10- Santuario Santa Maria di Zena (Monte delle Formiche)
BREVETTO SILVER:
1 - Santuario di San Luca
2 - Santuario Madonna dei Boschi (Monghidoro)
3 - Santuario Madonna della neve (Madonna dei Fornelli)
4 - Santuario Madonna di Boccadirio
5 - Santuario Madonna del Ponte (Porretta Terme)
6 - Santuario Madonna di Calvigi (Granaglione)
7 - Santuario Madonna di Ripoli (San Benedetto Val di Sambro)
8 - Santuario Madonna dell'Acero (Vidiciatico)
9 - Santuario Madonna di Passo Brasa(Castel D'aiano)
10- Santuario Santa Maria di Zena (Monte delle Formiche)
11- Santuario Madonna del Piratello (Imola)
12- Santuario Madonna della Rocca (Cento
Il primo più impegnativo perchè per raggiungere 2 santuari(Montesole e Madonna del Faggio)ci sono due tratti sterrati di qualche chilometro.
nel secondo sono stati inseriti due santuari in pianura ,ma i santuari si raggiungono tutti su strade asfaltate.
I partecipanti possono scegliere di conquistarli entrambi, è ovvio che i santuari presenti in entrambi i brevetti vanno raggiunti 2 volte .
La situazione attuale vede Brevettati GOLD : Michele di Napoli, Francesca Giammarinaro e Gaspare Godino.
BREVETTO GOLD:
1 - Santuario di San Luca
2 - Chiesa di Casaglia Montesole
3 - Santuario Madonna di Montovolo
4 - Santuario Madonna di Boccadirio
5 - Santuario Madonna del Ponte (Porretta Terme)
6 - Santuario Madonna di Calvigi (Granaglione)
7 - Santuario Madonna del Faggio(Castelluccio)
8 - Santuario Madonna dell'Acero (Vidiciatico)
9 - Santuario Madonna di Passo Brasa(Castel D'aiano)
10- Santuario Santa Maria di Zena (Monte delle Formiche)
BREVETTO SILVER:
1 - Santuario di San Luca
2 - Santuario Madonna dei Boschi (Monghidoro)
3 - Santuario Madonna della neve (Madonna dei Fornelli)
4 - Santuario Madonna di Boccadirio
5 - Santuario Madonna del Ponte (Porretta Terme)
6 - Santuario Madonna di Calvigi (Granaglione)
7 - Santuario Madonna di Ripoli (San Benedetto Val di Sambro)
8 - Santuario Madonna dell'Acero (Vidiciatico)
9 - Santuario Madonna di Passo Brasa(Castel D'aiano)
10- Santuario Santa Maria di Zena (Monte delle Formiche)
11- Santuario Madonna del Piratello (Imola)
12- Santuario Madonna della Rocca (Cento
Il primo più impegnativo perchè per raggiungere 2 santuari(Montesole e Madonna del Faggio)ci sono due tratti sterrati di qualche chilometro.
nel secondo sono stati inseriti due santuari in pianura ,ma i santuari si raggiungono tutti su strade asfaltate.
I partecipanti possono scegliere di conquistarli entrambi, è ovvio che i santuari presenti in entrambi i brevetti vanno raggiunti 2 volte .
La situazione attuale vede Brevettati GOLD : Michele di Napoli, Francesca Giammarinaro e Gaspare Godino.
Il punto di Alberto Leardini
Anche se a volte si fanno le stesse cose, ... tutto può cambiare! Facemmo Madonna dei Fornelli poi dei Boschi, di mattina, dentro la nebbia e sotto la pioggia. Ieri prima Boschi poi Fornelli, di pomeriggio, con un bel sole (e un po di vento); che spettacolo, la natura esplode in quelle condizioni. La fatica non è tolta, anzi, ma il cuore ne esce molto più rinfrancato. Raccomando la Fornelli - Monzuno per la via alta, passando per Trasasso (Strada Provinciale 79; e non perdetevi la visione della Baita Alpina appena prima di Monzuno).
Visita al Piratello di Imola
Due Giugno, ore 8, via Emilia, direzione mare: in riviera a cercare ... un po' di vita? no in bici, meta il Santuario delle Beata Vergine del Piratello. Velocità decisa, cambi scanditi e alle 9 ci siamo già. Ma che perla è! É talmente attaccata alla Statale che non ha neanche la facciata, ... si entra dai lati. Ma dentro é un assaggio di Paradiso, due metri più in là era un delirio di auto moto e camion. Si staglia in alto la Madonna apparsa per chiedere li una chiesa per La Sua devozione. Si presentò come “Immacolata Maria, regina ... di vita eterna”! .
Il punto di Alberto Leardini
Gita in scioltezza ieri per i dMax. Da Corticella a Cento si cercano stradine tranquille: c'è tanta bella campagna e contadini operosi; un argine maestoso dice che qui se lo sono vista brutta. Ritorno dopo anni a Pieve di Cento (raccomandata!), che si è mantenuta un gioiellino di pace e bellezza. Al Convento dei Cappuccini di Cento c'è Messa mattutina, con tanta gente, la Madonna è in buone mani. L'ha dipinta su un muro della vicina Rocca, quando era un presidio militare, un soldato polacco, un'altro l'ha sfregiata, poi tutto l'affresco è stato salvato nella chiesa di fronte. Nonostante tutto nei secoli ha concesso tante grazie questa Nostra Signora, e con la stessa tenacia anche noi continuiamo ad affidarci a Lei. Caparbi anche i più in forma del nostro team, ai 30 km all'ora siamo a casa in meno di un'ora; non sapevo di avere un'altro Santuario così vicino!
Madonna della Neve e Santuario della chiesa di Casaglia a Montesole - di Enrico Pasini
Un Giro organizzato con gli amici per gli amici, due giri in realtà, uno lungo e uno corto, per poter far felici un po' tutti.
Per chi scrive partenza poco dopo l’alba dal colle di Zappolino e pedalata agile e spensierata, con il sole in faccia che illumina l’asfalto grigio della Bazzanese e lo rende dorato.
Ritrovo alla rotonda Biagi, con Casalecchio che si sveglia pian piano, gli amici sono pochi ma di estrema qualità, con un piccolo inconveniente personale. Tutti sceglieranno il lungo e “Noi del Corto” sarà un gruppo composto da uno solo, me medesimo, chi scrive.
Mi metto a ruota dei tre “lunghi”, e in fila indiana, con anche alcuni tratti tirati per benino, arriviamo a Rioveggio e finalmente liberi dal traffico saliamo verso Montefredente.
Il piccolo Borgo appenninico ha trovato nuova vita, grazie al Pub che ormai è diventato ristoro e Pausa rilassante dei ciclisti tosco emiliani, una coca, un caffè, una tigella e un solare sorriso delle belle e avvenenti ostiere.
I ragazzi del lungo riempiono le borracce alla fontana, “Noi del Corto”, cioè io, dobbiamo decidere dove andare. Seguirli ancora un poco, svoltare a Pian del Voglio verso Castiglione e tornare verso la Valsamoggia da Pietracolora, oppure andare verso Qualto e Madonna dei Fornelli.
Il Circuito dei Santuari mi aiuta a decidere, saluto i ragazzi e agile ma con buona lena arrivo a Madonna dei Fornelli. Ma dove è il Santuario?
Attraverso la strada e mi fermo di fianco all’albergo Musolesi mi volto e mi accorgo di essere davanti al Santuario.
Eccolo il Santuario della Madonna della Neve, passato davanti decine e decine di volte non lo avevo mai considerato, e non ne avevo mai conosciuto la storia.
Il Circuito dei Santuari è quindi anche scoperta, una bella scoperta.
Madonna dei Fornelli, Fornelli per la presenza dei Carboni, intenti nei boschi ad accendere piccoli fuochi per fare il carbone, Madonna della Neve perché da sempre fedeli a lei gli edificarono un Santuario per ringraziarla della scampata peste.
Scatto il selfie e riparto verso Trasasso. La strada che va verso Villa Cedrecchia, prosegue a Trasasso e poi fino a Monzuno, è tra le più belle strade dell’Appennino e neanche l’asfalto sconnesso riesce a diminuire il suo fascino. A Monzuno riempio le borracce e mi involo verso Vado, passo dal centro e dritto proseguo verso la Quercia, cominciando a salire verso MonteSole.
In cima non mi fermo come mio solito, ma svolto a destra continuando a salire.
La strada sale ancora cattiva, la lentezza della pedalata mi consente però di ammirare il paesaggio, stupendo, che si estende dall’Appennino romagnolo sulla destra, a quello Emiliano sulla sinistra.
Entro nel bosco e l’asfalto lascia spazio allo sterrato.
La mia Bdc è abituata ad affrontarlo, non è une bestemmia farlo, se affrontato alla giusta velocità, e con la giusta attenzione, la bici non si rovina. Andando verso Casaglia i tratti dove prestare più attenzione sono quelli in cemento per via dei suoi canali di scolo, profondi e traditori. La strada prosegue tra cemento e sterrato e mi fermo sullo sterrato arrivato alla Chiesa di Casaglia.
Non è la prima volta che arrivo qui, sia in bici che a piedi, ma le sensazioni e le emozioni sono sempre le stesse.
Sarà che parte della mia famiglia è vissuta su questi monti durante la guerra, sarà che parte è morta su questi monti, mentre altra parte in questi monti ha trovato salvifico rifugio, sarà che conosco le storie di quei tragici momenti, e conosco bene la storia dell’eccidio avvenuto dentro la Chiesa di Casaglia, ma il silenzio che trovo ogni volta che mi fermo affianco al Cristo, davanti a quelle spighe e a quei grappoli d’uva, mi fa sentire sospeso tra male e bene, tra barbariche azioni disumane e speranze ricostruite dalla cenere.
È un silenzio che si sente, un silenzio profondo che porta pace ma che fa viaggiare nel tempo, un tempo che non si ferma, che a volte torna indietro e a volte deve fermarsi per non ripetere le atrocità passate.
Un silenzio che tutti dovrebbero aver la capacità di ascoltare.
Godo di quel silenzio e vorrei interromperlo suonando la campana alla destra dell’entrata, ma non ne trovo il coraggio. La muovo e l’unico rumore che invade l’aria è il ticchettio dei cuscinetti che dondolano. Un ticchettio molto simile a quello di un orologio che segna il tempo che passa, il tempo che è andato avanti nonostante tante morti e tanto immane dolore.
Ricomincio a pedalare e rompo il silenzio con lo scricchiolio delle ruote sulla ghiaia e la ruota libera che ondeggia in discesa.
Arrivò a Pian di Venola in poco e comincio a salire verso Vedegheto.
Non sono più i tempi dei rapportoni spinti con facilità e via andare a tutta, mezz’oretta per salire a Cà Bortolani, quei tempi sono andati e non so se torneranno mai più.
Ora è il tempo di salire agile e godermi quello che in tanti anni non mi sono concesso di vedere, dai campi verdi di erba Spagna, ai trattori che lavorano per tagliarla e disegnare i campi con linee dalla sinuosità perfetta, al vecchio pozzo che l’edera sta ricoprendo, fino alla bella Vedegheto dall’alto, piccole case solitarie che ne fanno un bellissimo borgo con al centro la sua Chiesa.
Arrivo a Bortolani e non mi fermo, scendo veloce ma rilassato verso Savigno, casa è ormai vicina anche se un vento contrario maledetto mi costringe a raschiare il barile anche in discesa.
135 km fatti, più di 2000 metri scollinati in meno di 6 ore, due Santuari conquistati ed ora in totale sono tre.
Piano piano, con agile passione, spero di riuscire a conquistarne altri, disegnando altri bellissimi giri.
Per chi scrive partenza poco dopo l’alba dal colle di Zappolino e pedalata agile e spensierata, con il sole in faccia che illumina l’asfalto grigio della Bazzanese e lo rende dorato.
Ritrovo alla rotonda Biagi, con Casalecchio che si sveglia pian piano, gli amici sono pochi ma di estrema qualità, con un piccolo inconveniente personale. Tutti sceglieranno il lungo e “Noi del Corto” sarà un gruppo composto da uno solo, me medesimo, chi scrive.
Mi metto a ruota dei tre “lunghi”, e in fila indiana, con anche alcuni tratti tirati per benino, arriviamo a Rioveggio e finalmente liberi dal traffico saliamo verso Montefredente.
Il piccolo Borgo appenninico ha trovato nuova vita, grazie al Pub che ormai è diventato ristoro e Pausa rilassante dei ciclisti tosco emiliani, una coca, un caffè, una tigella e un solare sorriso delle belle e avvenenti ostiere.
I ragazzi del lungo riempiono le borracce alla fontana, “Noi del Corto”, cioè io, dobbiamo decidere dove andare. Seguirli ancora un poco, svoltare a Pian del Voglio verso Castiglione e tornare verso la Valsamoggia da Pietracolora, oppure andare verso Qualto e Madonna dei Fornelli.
Il Circuito dei Santuari mi aiuta a decidere, saluto i ragazzi e agile ma con buona lena arrivo a Madonna dei Fornelli. Ma dove è il Santuario?
Attraverso la strada e mi fermo di fianco all’albergo Musolesi mi volto e mi accorgo di essere davanti al Santuario.
Eccolo il Santuario della Madonna della Neve, passato davanti decine e decine di volte non lo avevo mai considerato, e non ne avevo mai conosciuto la storia.
Il Circuito dei Santuari è quindi anche scoperta, una bella scoperta.
Madonna dei Fornelli, Fornelli per la presenza dei Carboni, intenti nei boschi ad accendere piccoli fuochi per fare il carbone, Madonna della Neve perché da sempre fedeli a lei gli edificarono un Santuario per ringraziarla della scampata peste.
Scatto il selfie e riparto verso Trasasso. La strada che va verso Villa Cedrecchia, prosegue a Trasasso e poi fino a Monzuno, è tra le più belle strade dell’Appennino e neanche l’asfalto sconnesso riesce a diminuire il suo fascino. A Monzuno riempio le borracce e mi involo verso Vado, passo dal centro e dritto proseguo verso la Quercia, cominciando a salire verso MonteSole.
In cima non mi fermo come mio solito, ma svolto a destra continuando a salire.
La strada sale ancora cattiva, la lentezza della pedalata mi consente però di ammirare il paesaggio, stupendo, che si estende dall’Appennino romagnolo sulla destra, a quello Emiliano sulla sinistra.
Entro nel bosco e l’asfalto lascia spazio allo sterrato.
La mia Bdc è abituata ad affrontarlo, non è une bestemmia farlo, se affrontato alla giusta velocità, e con la giusta attenzione, la bici non si rovina. Andando verso Casaglia i tratti dove prestare più attenzione sono quelli in cemento per via dei suoi canali di scolo, profondi e traditori. La strada prosegue tra cemento e sterrato e mi fermo sullo sterrato arrivato alla Chiesa di Casaglia.
Non è la prima volta che arrivo qui, sia in bici che a piedi, ma le sensazioni e le emozioni sono sempre le stesse.
Sarà che parte della mia famiglia è vissuta su questi monti durante la guerra, sarà che parte è morta su questi monti, mentre altra parte in questi monti ha trovato salvifico rifugio, sarà che conosco le storie di quei tragici momenti, e conosco bene la storia dell’eccidio avvenuto dentro la Chiesa di Casaglia, ma il silenzio che trovo ogni volta che mi fermo affianco al Cristo, davanti a quelle spighe e a quei grappoli d’uva, mi fa sentire sospeso tra male e bene, tra barbariche azioni disumane e speranze ricostruite dalla cenere.
È un silenzio che si sente, un silenzio profondo che porta pace ma che fa viaggiare nel tempo, un tempo che non si ferma, che a volte torna indietro e a volte deve fermarsi per non ripetere le atrocità passate.
Un silenzio che tutti dovrebbero aver la capacità di ascoltare.
Godo di quel silenzio e vorrei interromperlo suonando la campana alla destra dell’entrata, ma non ne trovo il coraggio. La muovo e l’unico rumore che invade l’aria è il ticchettio dei cuscinetti che dondolano. Un ticchettio molto simile a quello di un orologio che segna il tempo che passa, il tempo che è andato avanti nonostante tante morti e tanto immane dolore.
Ricomincio a pedalare e rompo il silenzio con lo scricchiolio delle ruote sulla ghiaia e la ruota libera che ondeggia in discesa.
Arrivò a Pian di Venola in poco e comincio a salire verso Vedegheto.
Non sono più i tempi dei rapportoni spinti con facilità e via andare a tutta, mezz’oretta per salire a Cà Bortolani, quei tempi sono andati e non so se torneranno mai più.
Ora è il tempo di salire agile e godermi quello che in tanti anni non mi sono concesso di vedere, dai campi verdi di erba Spagna, ai trattori che lavorano per tagliarla e disegnare i campi con linee dalla sinuosità perfetta, al vecchio pozzo che l’edera sta ricoprendo, fino alla bella Vedegheto dall’alto, piccole case solitarie che ne fanno un bellissimo borgo con al centro la sua Chiesa.
Arrivo a Bortolani e non mi fermo, scendo veloce ma rilassato verso Savigno, casa è ormai vicina anche se un vento contrario maledetto mi costringe a raschiare il barile anche in discesa.
135 km fatti, più di 2000 metri scollinati in meno di 6 ore, due Santuari conquistati ed ora in totale sono tre.
Piano piano, con agile passione, spero di riuscire a conquistarne altri, disegnando altri bellissimi giri.
I Santuari Mariani (extra)Circuito
I SANTUARI MARIANI (EXTRA CIRCUITO)
La visita ai Santuari Mariani non inseriti nei 15 del circuito 2021 si è rivelata una buona intuizione e una novità molto apprezzata da tutti i partecipanti al circuito. A oggi più di 80 sono le visite effettuate a Santuari Mariani definiti per ragioni organizzative(extra) più o meno conosciuti, più o meno nascosti, più o meno vicini a casa. Alcuni sono veri gioielli artistici, altri semplici costruzioni campestri, ma tutti sono testimonianza delle radici e della fede del popolo che ci ha preceduto nel tempo.
La visita ai Santuari Mariani non inseriti nei 15 del circuito 2021 si è rivelata una buona intuizione e una novità molto apprezzata da tutti i partecipanti al circuito. A oggi più di 80 sono le visite effettuate a Santuari Mariani definiti per ragioni organizzative(extra) più o meno conosciuti, più o meno nascosti, più o meno vicini a casa. Alcuni sono veri gioielli artistici, altri semplici costruzioni campestri, ma tutti sono testimonianza delle radici e della fede del popolo che ci ha preceduto nel tempo.
I primi due Randagi sabato 22/5 hanno centrato l'obiettivo
I primi Randagi dei Santuari hanno centrato l'obiettivo.
I coniugi Francesca e Gaspare Godino sabato 22 alle 4 sono partiti per l'avventura e subito sono saliti da Casaglia a San Luca, poi si sono diretti in val di Zena al Santuario di Monte delle Formiche, la giornata era nuvolosa con tanto vento, ma la tenacia dei due randagi è tale che hanno deciso di continuare, sono saliti a Montesole (evitando lo sterrato, come suggerisce la randonnée per BDC) poi sesi a Pian di Venola hanno proseguito per il santuario di Montovolo, dove hanno incontrato gli amici Mauro e Fiorenzo che proovenivano da passo Brasa. I due randagi hanno proseguito per Boccadirio, e poi al Ponte
e poi per Calvigi, Madonna dell'Acero, Passo Brasa e quindi a casa, arrivati verso le 24.
Percorrendo 320 km e superando 6600 mt di dislivello.
Freddo, acqua, e vento non li hanno fermati.
Complimenti veramente Bravissimi
I coniugi Francesca e Gaspare Godino sabato 22 alle 4 sono partiti per l'avventura e subito sono saliti da Casaglia a San Luca, poi si sono diretti in val di Zena al Santuario di Monte delle Formiche, la giornata era nuvolosa con tanto vento, ma la tenacia dei due randagi è tale che hanno deciso di continuare, sono saliti a Montesole (evitando lo sterrato, come suggerisce la randonnée per BDC) poi sesi a Pian di Venola hanno proseguito per il santuario di Montovolo, dove hanno incontrato gli amici Mauro e Fiorenzo che proovenivano da passo Brasa. I due randagi hanno proseguito per Boccadirio, e poi al Ponte
e poi per Calvigi, Madonna dell'Acero, Passo Brasa e quindi a casa, arrivati verso le 24.
Percorrendo 320 km e superando 6600 mt di dislivello.
Freddo, acqua, e vento non li hanno fermati.
Complimenti veramente Bravissimi
Alcuni Dati statistici interessanti
Alcuni Dati : Le Visite ai Santuari aggiornate al 23/5
San Luca 102,
Monte delle Formiche 42,
Montesole 23
Madonna Boschi,19
Piratello 18
Rocca 31
Madonna dei Fornelli 14
Ripoli 13
Montovolo 14
Boccadirio 13
Ponte 17
Calvigi 11
Faggio 6
Acero 11
Brasa 48
Santuari Extra circuito 80
TOTALE VISITE AI SANTUARI 462
San Luca 102,
Monte delle Formiche 42,
Montesole 23
Madonna Boschi,19
Piratello 18
Rocca 31
Madonna dei Fornelli 14
Ripoli 13
Montovolo 14
Boccadirio 13
Ponte 17
Calvigi 11
Faggio 6
Acero 11
Brasa 48
Santuari Extra circuito 80
TOTALE VISITE AI SANTUARI 462
Anche i Bikers a Passo Brasa il 22/5
Sabato 22/5 bel giro in mtb destinazione Passo Brasa dove Guido Franchini aspettava gli impavidi partecipanti del circuito nonostante il tempo, noi Maverix come da DNA non ci siamo fatti scappare l'occasione di sgambate nei boschi della zona , bel giro
divertente
e con panorami mozzafiato, qualche tratto un po duro in salita ma fa parte del gioco , sicuramente da ripetere con una
bella giornata
di solo , il finale alle cascate di labante hanno ripagato la fatica
divertente
e con panorami mozzafiato, qualche tratto un po duro in salita ma fa parte del gioco , sicuramente da ripetere con una
bella giornata
di solo , il finale alle cascate di labante hanno ripagato la fatica
Il Punto di Alberto Leardini 22/5
Il Punto di Alberto Leardini sull'uscita del 22 Maggio alla Madonna di Passo Brasa:
Team dMax quasi al completo ieri, per una bellissima scalata alla Brasa. Ci si aiuta, ce n'è bisogno. Sali-scendi impegnativi, ma sempre tutti dietro il grande Geppo, che ci guida per stradelli insoliti e bellissimi: tocchiamo coltivazioni ville caseifici frutteti nascosti ai più. E ci scorta indietro poi fino alle macchine. Su ci aspetta il mitico Guido, con viveri ed un abbraccio per tutti. Ieri ci hanno condotto anche per l'Ave Maria, il mitico don San, l'instancabile delle due ruote, che ci ricorda il lavoro e le nostre famiglie. Torniamo da loro, rappacificati col mondo, perché abbiamo tanti amici.
Team dMax quasi al completo ieri, per una bellissima scalata alla Brasa. Ci si aiuta, ce n'è bisogno. Sali-scendi impegnativi, ma sempre tutti dietro il grande Geppo, che ci guida per stradelli insoliti e bellissimi: tocchiamo coltivazioni ville caseifici frutteti nascosti ai più. E ci scorta indietro poi fino alle macchine. Su ci aspetta il mitico Guido, con viveri ed un abbraccio per tutti. Ieri ci hanno condotto anche per l'Ave Maria, il mitico don San, l'instancabile delle due ruote, che ci ricorda il lavoro e le nostre famiglie. Torniamo da loro, rappacificati col mondo, perché abbiamo tanti amici.
Doveroso tributo a Mauro Talini
Un augurio a Giancarlo Maini e al gruppo dell'Associazione Ancora in Viaggio che oggi darà vita alla nona edizione del raid ciclistico in memoria di Mauro Talini il quarantenne diabetico morto nel 2013 in Messico nel corso della sua ennesima impresa di ciclismo e solidarietà. In tre tappe il gruppo raggiungerà il Santuario della Madonna del Ghisallo,la patrona dei ciclisti.
Questa mattina il gruppo salirà a San Luca e alle 9,30 assisterà alla Santa Messa celebrata dal Cardinal Zuppi e quindi partirà,
Un in bocca al lupo da parte di tutti noi del Circuito Santuari Appennino Bolognese
Questa mattina il gruppo salirà a San Luca e alle 9,30 assisterà alla Santa Messa celebrata dal Cardinal Zuppi e quindi partirà,
Un in bocca al lupo da parte di tutti noi del Circuito Santuari Appennino Bolognese
Sabato 22/5 Condividiamo il Santuario di Passo Brasa
Cari amici ciclisti, sabato 22/5 prossimo se il tempo lo permetterà proponiamo di condividere il Santuario della Madonna di Passo Brasa.
Chi desidera partecipare sarà libero di organizzarsi il percorso ,e nel rispetto delle disposizioni di sicurezza e del codice della strada, potrà raggiungere il Santuario di Passo Brasa in solitudine o in piccoli gruppi (un gruppetto si troverà nel parcheggio del cimitero di Zola alle 8,15,altri nella piazzetta di Zola, solito ritrovo dei ciclisti dei ciliegi)e comunque a partire dalle 10 e fino alle 12 noi saremo ad accogliere i ciclisti davanti al Santuario della Madonna di Passo Brasa, proponendo una breve visita al santuari per chi lo desidera e con tutti condivideremo un piccolo ristoro con le raviole offerte e fatte dalla nonna Cesarina.
P.S. In caso di maltempo l'evento sarà riproposto sabato 29/5.
Chi desidera partecipare sarà libero di organizzarsi il percorso ,e nel rispetto delle disposizioni di sicurezza e del codice della strada, potrà raggiungere il Santuario di Passo Brasa in solitudine o in piccoli gruppi (un gruppetto si troverà nel parcheggio del cimitero di Zola alle 8,15,altri nella piazzetta di Zola, solito ritrovo dei ciclisti dei ciliegi)e comunque a partire dalle 10 e fino alle 12 noi saremo ad accogliere i ciclisti davanti al Santuario della Madonna di Passo Brasa, proponendo una breve visita al santuari per chi lo desidera e con tutti condivideremo un piccolo ristoro con le raviole offerte e fatte dalla nonna Cesarina.
P.S. In caso di maltempo l'evento sarà riproposto sabato 29/5.
Sport e Solidarietà è ancora possibile
Sport e Solidarietà é ancora possibile.
La partenza del circuito il primo maggio a San Luca ha coinvolto un bel gruppetto di ciclisti, 56 in tutto, che oltre a raggiungere il Santuario e conquistare i primi 5 punti in classifica, ha conquistato 400 punti di SOLIDARIETÀ, e mi spiego.
Tutti quanti hanno messo la mascherina del Circuito e le offerte hanno raggiunto la quota di 400 euro.
Un enorme grazie a tutti per il contributo. È un segno tangibile che si può ancora coniugare lo sport e la SOLIDARIETÀ, sopratutto in un momento come questo in cui tante famiglie sono in difficoltà.
Ieri sera abbiamo consegnato 400 euro alla "CARITAS Interparrocchiale aiuto alimentare, CIAA" di Zola, che da anni opera sul territorio e che attualmente assiste un centinaio di famiglia settimanalmente.
Grazie ancora a tutti!
La partenza del circuito il primo maggio a San Luca ha coinvolto un bel gruppetto di ciclisti, 56 in tutto, che oltre a raggiungere il Santuario e conquistare i primi 5 punti in classifica, ha conquistato 400 punti di SOLIDARIETÀ, e mi spiego.
Tutti quanti hanno messo la mascherina del Circuito e le offerte hanno raggiunto la quota di 400 euro.
Un enorme grazie a tutti per il contributo. È un segno tangibile che si può ancora coniugare lo sport e la SOLIDARIETÀ, sopratutto in un momento come questo in cui tante famiglie sono in difficoltà.
Ieri sera abbiamo consegnato 400 euro alla "CARITAS Interparrocchiale aiuto alimentare, CIAA" di Zola, che da anni opera sul territorio e che attualmente assiste un centinaio di famiglia settimanalmente.
Grazie ancora a tutti!
Anno Secondo del Circuito e si riparte con diverse novità
Dal Sito della Chiesa di Bologna
Giusto un anno fa eravamo tutti chiusi in casa nel primo severo lockdown di questa pandemia che si è portata via oltre 100.000 persone, non pensavamo che dopo un anno saremmo stati ancora in trincea con l'unica speranza di vincere questa guerra aggrappandoci disperatamente ad un vaccino .
un anno fa, pensammo di proporre un circuito, che nel rispetto delle restrizioni, permettesse ai cicloamatori di pedalare sulle nostre montagne appenniniche, e come mete proponemmo 10 santuari situati in località suggestive. Per dare un pò di motivazione agonistica proponemmo una classifica a punti ( Maschile e Femminile) una classifica per società e una classifica a coppie. Per tutti i partecipanti fu data la possibitità di conquistare un BREVETTO completando il percorso in tutti i 10 Santuari.
All'inizio del 2021 pareva che riprendessero tutte le Gran Fondo e i circuiti a cui eravamo soliti partecipare, ma poi la seconda e terza ondata del Covid 19 ci ha costretti alle attuali restrizioni e quindi molti organizzatori sono stati costretti a annullare o a spostare le Gran Fondo ,verso la fine stagione o addirittura nel 2022.
A questo punto noi riproponiamo la formula del nostro Circuito che nel rispetto assoluto delle restrizioni è in grado di poter essere svolto da chi in solitaria o in piccoli gruppetti ben distanziati desidera partecipare ad un'attività di ciclismo che partendo da maggio terminerà il 30 ottobre, a costo zero.
Le NOVITA' :
- 15 sono i Santuari inseriti nel circuito 2021
- due sono i BREVETTI conquistabili, il brevetto GOLD (10 Santuari del 2020 /con percorsi anche sterrati e il Brevetto SILVER (10 Santuari tutti in strade asfaltate )
- due RANDONNEE una, quella del 2020 di 300 km con tratti anche sterrati ,con dislivello di 6000 mt
e una di 300 km di strade tutte in asfalto e con dislivello di 6000 mt
- ci sarà un calendario di visite ai santuari tutte di sabato mattina ,in cui verrà indicato un santuario che potrà essere visitato con una guida e co un piccolo ristoro presso il santuario.
Prossimamente continueremo a postare la presentazione dell'iniziativa, nella speranza di poter dare un buon servizio ai ciclisti che desiderano partecipare.
La Direzioneper modificare.
un anno fa, pensammo di proporre un circuito, che nel rispetto delle restrizioni, permettesse ai cicloamatori di pedalare sulle nostre montagne appenniniche, e come mete proponemmo 10 santuari situati in località suggestive. Per dare un pò di motivazione agonistica proponemmo una classifica a punti ( Maschile e Femminile) una classifica per società e una classifica a coppie. Per tutti i partecipanti fu data la possibitità di conquistare un BREVETTO completando il percorso in tutti i 10 Santuari.
All'inizio del 2021 pareva che riprendessero tutte le Gran Fondo e i circuiti a cui eravamo soliti partecipare, ma poi la seconda e terza ondata del Covid 19 ci ha costretti alle attuali restrizioni e quindi molti organizzatori sono stati costretti a annullare o a spostare le Gran Fondo ,verso la fine stagione o addirittura nel 2022.
A questo punto noi riproponiamo la formula del nostro Circuito che nel rispetto assoluto delle restrizioni è in grado di poter essere svolto da chi in solitaria o in piccoli gruppetti ben distanziati desidera partecipare ad un'attività di ciclismo che partendo da maggio terminerà il 30 ottobre, a costo zero.
Le NOVITA' :
- 15 sono i Santuari inseriti nel circuito 2021
- due sono i BREVETTI conquistabili, il brevetto GOLD (10 Santuari del 2020 /con percorsi anche sterrati e il Brevetto SILVER (10 Santuari tutti in strade asfaltate )
- due RANDONNEE una, quella del 2020 di 300 km con tratti anche sterrati ,con dislivello di 6000 mt
e una di 300 km di strade tutte in asfalto e con dislivello di 6000 mt
- ci sarà un calendario di visite ai santuari tutte di sabato mattina ,in cui verrà indicato un santuario che potrà essere visitato con una guida e co un piccolo ristoro presso il santuario.
Prossimamente continueremo a postare la presentazione dell'iniziativa, nella speranza di poter dare un buon servizio ai ciclisti che desiderano partecipare.
La Direzioneper modificare.
Visite guidate ai 15 Santuari
Quest'anno si può visitare i santuari del circuito ed essere accolti e ristorati! Quando?, Come?, :
Di seguito presentiamo il calendario che abbiamo creato appositamente per permettere ai ciclisti che lo desiderano, di visitare i santuari, nei sabati indicati e trovare all'arrivo alla meta, una persona dell'organizzazione in grado di accompagnarlo in una breve visita all'interno del Santuario, e raccontare un breve cenno storico/artistico/religioso del santuario.
All'uscita l'organizzazione offrirà un po' di ristoro ( acqua, bibite, paste,).
Per non creare affollamento il servizio dell'organizzazione presso il santuario sarà garantito dalle ore 10 alle ore 11.
È gradito un cenno di partecipazione il giorno antecedente.
I ciclisti si organizzeranno autonomamente per l'orario di partenza e per il percorso da effettuare per raggiungere la meta.
(si accettano suggerimenti e critiche costruttive per migliorare).
re.
Di seguito presentiamo il calendario che abbiamo creato appositamente per permettere ai ciclisti che lo desiderano, di visitare i santuari, nei sabati indicati e trovare all'arrivo alla meta, una persona dell'organizzazione in grado di accompagnarlo in una breve visita all'interno del Santuario, e raccontare un breve cenno storico/artistico/religioso del santuario.
All'uscita l'organizzazione offrirà un po' di ristoro ( acqua, bibite, paste,).
Per non creare affollamento il servizio dell'organizzazione presso il santuario sarà garantito dalle ore 10 alle ore 11.
È gradito un cenno di partecipazione il giorno antecedente.
I ciclisti si organizzeranno autonomamente per l'orario di partenza e per il percorso da effettuare per raggiungere la meta.
(si accettano suggerimenti e critiche costruttive per migliorare).
re.
Importante collaborazione con il biker Andrea Mambelli
Ciao sono Andrea Mambelli del team Maverix Bologna l'anno scorso ho fatto il circuito in mtb/gravel e mi sono divertito
un sacco, ho visitato e scoperto posti meravigliosi del nostro appennino, poi sono stato contatto dall'organizzazione per fare dei percorsi fruibili in mtb/gravel ed ho accettato con entusiasmo
Ho preparato tracce per ogni santuario con visita in uno o più santuari per uscita , le tracce le renderò disponibili (per chi vuole ) rispettando il più possibile le date indicate dal calendario , se qualcuno vuole o è interessato si possono organizzare uscite di gruppo , rispettando le restrizioni del caso , le modalità di partenza sono un po da concordare visto che per alcune escursioni è previsto uno spostamento in auto o treno
Per ogni info non esitate a contattarmi
3295365171modificare.
un sacco, ho visitato e scoperto posti meravigliosi del nostro appennino, poi sono stato contatto dall'organizzazione per fare dei percorsi fruibili in mtb/gravel ed ho accettato con entusiasmo
Ho preparato tracce per ogni santuario con visita in uno o più santuari per uscita , le tracce le renderò disponibili (per chi vuole ) rispettando il più possibile le date indicate dal calendario , se qualcuno vuole o è interessato si possono organizzare uscite di gruppo , rispettando le restrizioni del caso , le modalità di partenza sono un po da concordare visto che per alcune escursioni è previsto uno spostamento in auto o treno
Per ogni info non esitate a contattarmi
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