C0me proteggere i ciclisti nel ricordo di
Michele Scarponi
Anche L'Almanacco del Ciclista 2022 ha pubblicato il nostro Volantino ,anche Avvenire in Bologna Sette
Siamo su Cicloturismo di Marzo
5 Bellissime pagine dedicate al Circuito dei Santuari dell'Appennino Bolognese, a firma di una delle giornaliste italiane più brave e preparate, Alessandra Giardini.
5 pagine che parlano del nostro Circuito della sua storia, del suo svolgimento, dei progetti che stanno arrivando e arriveranno.
Un vero privilegio che ci dà ancor più la carica per andare avanti e far crescere il nostro Circuito!
5 pagine che parlano del nostro Circuito della sua storia, del suo svolgimento, dei progetti che stanno arrivando e arriveranno.
Un vero privilegio che ci dà ancor più la carica per andare avanti e far crescere il nostro Circuito!
Io,Prete salesiano in Bicicletta
Collaboriamo (bisemestrale) dicembre2021
Avvenire (Bologna Sette) 8/8 2021
Corriere della sera del 6/6/2021
Dal Sito della Chiesa di Bologna
Da Renonews.it di Enrico Pasini
Sabato Primo Maggio Inizia il Circuito 2021
30/4/2021 Il Resto del Carlino
Avvenire del 23/4 (Bologna Sette)
31 ottobre 2020 Chiusura della prima edizione
di Renonews di Enrico Pasini
Da MTB Magazine un Bravo a Andrea unico Biker a conquistare il Brevetto
La festa di Chiusura del 31 /10 di Alberto Leardini
Sabato 31 Ottobre, la festa finale, è un giorno speciale: la scelta della tuta delle grandi occasioni, la partenza eccitata con gli amici, l'avvicinamento con un batticuore speciale, l'arrivo e l'accoglienza di tutti i compagni di avventura di questi mesi. In Chiesa gli altri fedeli lasciano il posto attoniti davanti a cotanto sudore. Ci sono anche gli appesantiti di quest'anno, che ci vogliono provare il prossimo anno. Don Remo entusiasta si felicita della geniale combinazione tra sport, fede, natura ed amicizia. Mons. Vecchi benedice la santa fatica dei pedali, e si scaglia contro gli 'assistiti'. Ma è dMax che prima ci stana: come vi scrollate di dosso questa paura che ci opprime, come sconfiggete questa angoscia che ci sta tagliando le gambe e alza un muro verso gli altri? Poi ci provoca: la nostra prima vittoria è sconfiggere la paura. Poi ci stupisce con le cinque bellezze che i ciclisti del Circuito conoscono bene: 1 l'intraprendenza della gente normale, 2 gli amici lungo la strada verso la meta, 3 l'Ave alla nostra Maria per trovare consolazione, 4 la fatica (anche quella di tutti i giorni) che trova senso a destinazione, e 5 Gesù l'unico che ci fa vincere la paura. E infine ci commuove: "Non rimarremo delusi, non perché andrà tutto bene, ma perché la mia speranza è affidabile ... Lui di sacrifici se ne intende, e conosce la strada perché da quel sacrificio scaturisca la cosa più bella, la vita piena". Consegna dei brevetti, foto di gruppo con le maschere che coprono il sorriso ma non oscurano gli occhi, che brillano. Poi giù a precipizio dal colle della Guardia, e finalmente gambe sotto il tavolo! Brindisi, premi, saluti. Grazie ai tanti che ci hanno lavorato con devozione, a Petroniana che ha offerto anche ... cose materiali, ai ciclisti che hanno goduto ed imparato tanto, e alla Nostra Signora che ci ha sempre protetti tutti. Arrivederci allora al prossimo anno!
E' Tempo di fare il Resoconto del primo anno di attività
- Nato da un’idea di due società ciclistiche: Il Parco dei Ciliegi e il Bici club Monte San Pietro,in pieno lockdown .
Sabato 31 ottobre si è conclusa la prima stagione di attività in un momento in cui lo spettro di una nuova chiusura torna a farsi sempre più presente. In Mattinata un nutrito gruppo di partecipanti al circuito si sono ritrovati al Santuario di San Luca per la celebrazione di una Santa Messa in suffragio di tutte le vittime del covid19,e per tutti i ciclisti Vittime della strada.
Prima della celebrazione è stata letta una preghiera di offerta degli oltre 800 ciclo pellegrinaggi realizzati dai concorrenti e il Vescovo emerito Mons. Ernesto Vecchi (ciclista pure lui) ha portato il suo caloroso saluto ai partecipanti.
Al termine della Messa sono stati distribuiti i 32 Brevetti conquistati dai ciclisti che hanno completato il percorso dei Nove Santuari che compongono il Circuito.
La chiusura della manifestazione si è trasferita e conclusa presso il ristorante Parco dei ciliegi,che aveva preparato magistralmente nel rispetto rigoroso delle disposizioni tavoli da 4 in una veranda aperta e arieggiata. Anche le premiazioni sono state fatte in sobrietà.
Nelle classifiche individuali a primeggiare per gli uomini è stato Michele di Napoli con 1070 punti,secondo Roberto Romagnoli con 865 punti,e terzo Paolo Pesci con 725 punti.
Michele di Napoli e Roberto Romagnoli sono stati anche gli unici a terminare in un solo giorno la visita di tutti i 9 Santuari,pedalando dall’alba al tramonto inoltrato per un totale di 300 km e superando 6000 mt di dislivello.
Tra le donne la vittoria va a Muriel Valencia con 245 punti,seconda Francesca Giammarinaro con 200 punti e terza Sabrina Parisi con 170 punti.
Molto significativa la classifica “Lei/Lui”che vede vincere la copia Gaspare Godino e Francesca,su Marco Landi e Sabrina e Giampiero Mazzetti e Sarah.
Nella Classifica a squadre: dominio assoluto del Parco dei ciliegi che con 4605 punti regola il Bici club Monte San Pietro distanziandolo di più di 2000 punti e il gruppo DMax di quasi 4000 punti.
Gli ideatori del circuito puntano al secondo anno come anno di crescita e stanno già programmando la nuova stagione ,perché in un periodo come quello che stiamo vivendo bisogna avere il coraggio di progettare nuove soluzioni che diano speranza nel futuro.
La festa di Chiusura: un successo a San Luca
Santuario Madonna del Faggio...Vento,pioggia,fango,sole e salamandre
La tradizione narra che in fondo alla sperduta (ma lo è veramente!) valle del Baricello, la Nostra Signora è apparsa ad un pastorello (che onore!!) perchè desiderava essere onorata proprio li (che Mistero; e che richiesta!): è sempre così, per ogni grande chiamata, poi c'è sempre un grande lavoro da fare. Come per la bicicletta, grandi mete da raggiungere ma grandi fatiche poi da affrontare. Oggi poi siamo stati messi proprio alla prova: acquazzone in Porretana, pioggia battente da Castelluccio, anche nel bosco, e sullo sterrato ... e non tutti con l'attrezzatura giusta. Abbiamo chiesto protezione, e Qualcuno ci deve aver ascoltato: di ritorno, appena fuori dal bosco il sole addirittura ci ha spinto tutti fino casa. Da soli, nessuno avrebbe avuto l'ardire di procedere.
PS Un caro saluto anche agli amici ciliegini, incrociati due-tre volte: spero tutti sani e salvi anche loro.
PS Un caro saluto anche agli amici ciliegini, incrociati due-tre volte: spero tutti sani e salvi anche loro.
Beppe del Parco dei ciliegi il primo a conquistare il Brevetto con
E-Bike
Giuseppe Guidotti ,conosciuto come " Beppe del parco dei ciliegi" grande appassionato di ciclismo e vice presidente del gruppo ciclistico che porta il nome del ristorante "Parco dei Ciliegi",non potendosi allenare per via del lavoro impegnativo,e non volendo rinunciare al Brevetto del Circuito Santuari Appennino Bolognese,ha pensato di conquistarlo con la sua E-BIKE(visto che il regolamento lo comprende).Da alcune settimane durante il giorno di chiusura del suo locale,accompagnato da alcuni amici si cimenta nei percorsi che lo portano a visitare i Santuari del circuito,e cosi ha già visitato : Montesole,Montovolo,Madonna del Faggio,Madonna dell'Acero,Passo Brasa, Madonna di Boccadirio.
La prossima settimana ha già programmato la visita al santuario di Calvigi e Madonna del Ponte,poi gli rimane solo San Luca e sarà il primo ciclista che conquisterà il Brevetto dei 9 Santuari su E-BIKE.
Forza Beppe !!!
La prossima settimana ha già programmato la visita al santuario di Calvigi e Madonna del Ponte,poi gli rimane solo San Luca e sarà il primo ciclista che conquisterà il Brevetto dei 9 Santuari su E-BIKE.
Forza Beppe !!!
Sfondato il muro delle 500 visite(504),si punta ora alle 600.
Si sta lavorando per la preparazione del gran finale di sabato 31Ottobre
A oggi sono 504 le visite ai Santuari del circuito da parte dei ciclisti iscritti (67 su Strava +30 su whatsapp),questo è il risultato dell'attività svolta dall'inizio (30 Maggio)a oggi ,e ora si punta al nuovo traguardo di 600,prima del gran finale previsto per sabato 31 Ottobre a cui l'organizzazione sta già lavorando.In questo periodo molti si stanno avvicinando al traguardo del "Brevetto" e noi facciamo a loro e a tutti coloro che stanno condividendo questa iniziativa un : "FORZA RAGAZZI !!!".
Una settimana di grande movimento nel Circuito
La settimana appena trascorsa ha visto un grande movimento nel circuito.Molti cicloturisti approfittando degli ultimi giorni di ferie hanno organizzato diversi giri ai santuari del circuito per cercare di portare a termine il percorso del "Brevetto dei 9 Santuari" È vero che rimangono ancora due mesi di tempo, ma finite le ferie con il ritorno al lavoro rimangono disponibili solo i fine settimana. A parte la classifica per squadra che è saldamente in mano al gruppo Parco dei ciliegi,la classifica individuale è ancora aperta, come lo è quella a coppie. Le oltre 50 visite ai santuari registrate in questa settimana fanno prevedere che l'obiettivo delle 500 visite potrà essere superato e riposizionato a un valore di 700,che per noi organizzatori era insperato,considerando la nostra inesperienza. I risultati che stiamo ottenendo ci riempiono di orgoglio e ci spingono a continuare con impegno sullo sviluppo di questo progetto nella speranza di poter migliorare ed eventualmente correggere eventuali mancanze emerse, sicuri di poter contare sulla collaborazione di tutti coloro che stanno condividendo il circuito.
Zuppi incontra i ciclisti del Circuito
- https://www.chiesadibologna.it/?p=20636
- MADONNA DELL’ACERO – Martedì 4 agosto 2020 è stata una giornata speciale per i ciclisti del Circuito Santuari Appennino Bolognese.
Il meteo prevedeva giorno di pioggia e temporali. Un nutrito gruppetto di iscritti ha raggiunto diversi santuari. Guido, Gianni, Paolo e Giuseppe sono saliti a San Luca. Paolo Pesci è andato alla chiesa di Casaglia a Montesole. Vittorio e Roberto alla Madonna dell’Acero.
Roberto in particolare ha fatto un incontro inaspettato e piacevolmente importante. Se fosse stato organizzato non sarebbe riuscito così bene! piacevolmente importante. Arrivato al Santuario di Madonna dell’acero si è trovato davanti nientemeno che il Cardinale Matteo Zuppi! Si è intrattenuto con lui, gli ha raccontato del nostro progetto e al quale ha consegnato una” mascherina del Circuito” che il cardinale non ha esitato a indossare e tenere anche durante la cerimonia che si è svolta della messa a dimora del Nuovo ACERO .
Noi del Circuito Santuari Appennino Bolognese speravamo da tempo di poter incontrare il nostro Cardinale arcivescovo Matteo Zuppi per presentargli il nostro progetto, ma non eravamo ancora riusciti. Ieri è si è realizzato il sogno attraverso uno di noi. Roberto è un iscritto della prima ora, che ha creduto e crede tutt’ora nel progetto. E’ stato il primo in assoluto a raggiungere il Brevetto dei 9 Santuari. E’ anche, a tutt’oggi l’unico che si è cimentato e ha concluso positivamente la “Rando dei Santuari“, in sostanza la visita in un giorno solo di tutti e nove i Santuari pedalando per 310 km e superando oltre 6000 metri di dislivello, giungendo al traguardo di San Luca salendo dalle Orfanelle.
Per Roberto un momento di emozioni forti e per il “Circuito Santuari Appennino Bolognese” la realizzazione di un sogno. Da ieri anche Il Cardinale di Bologna, Matteo Zuppi, è iscritto al circuito e ha guadagnato i 20 punti del santuario della madonna dell’Acero.
4 Agosto 2020 un incontro importante per il Circuito
Se fosse stato organizzato un incontro non sarebbe riuscito così.Ieri,giornata prevista dal meteo di pioggia e temporali è stata invece una giornata speciale.Un nutrito gruppetto di iscritti ha raggiunto diversi santuari: Guido Gianni Paolo e Giuseppe,San Luca,Paolo Pesci ,la chiesa di Casaglia a Montesole,Vittorio e Roberto Madonna dell'Acero.
Roberto in particolare ha fatto un incontro inaspettato quanto piacevolmente importante,arrivato al Santuario di Madonna dell'acero si è trovato davanti nientemeno che il Cardinale Matteo Zuppi,con il quale si è intrattenuto,ha raccontato del nostro progetto e al quale ha consegnato una" mascherina del Circuito" che il cardinale non ha esitato a indossare e tenere anche durante la cerimonia che si è svolta della messa a dimora del Nuovo ACERO .
Noi del Circuito Santuari Appennino Bolognese,speravamo da tempo di poter incontrare il nostro Cardinale arcivescovo Matteo Zuppi per presentargli il nostro progetto,ma non eravamo ancora riusciti, ieri è si è realizzato il sogno attraverso uno di noi, infatti Roberto,è uno iscritto della prima ora ,che ha creduto e crede tutt'ora nel progetto,è stato il primo in assoluto a raggiungere il BREVETTO dei 9 Santuari,ma è anche a tutt'oggi l'unico che si è cimentato e ha concluso positivamente la "RANDO dei Santuari",in sostanza la visita in un giorno solo di tutti i 9 Santuari pedalando per 310 km e superando oltre 6000 mt di dislivello,giungendo al traguardo di San Luca salendo dalle Orfanelle.
Per Roberto un momento di emozioni forte e per il "Circuito Santuari Appennino Bolognese" si è realizzato un sogno. Da ieri anche Il Cardinale di Bologna,Matteo Zuppi,è iscritto al circuito e ha guadagnato i 20 punti del santuario della madonna dell'Acero.
Roberto in particolare ha fatto un incontro inaspettato quanto piacevolmente importante,arrivato al Santuario di Madonna dell'acero si è trovato davanti nientemeno che il Cardinale Matteo Zuppi,con il quale si è intrattenuto,ha raccontato del nostro progetto e al quale ha consegnato una" mascherina del Circuito" che il cardinale non ha esitato a indossare e tenere anche durante la cerimonia che si è svolta della messa a dimora del Nuovo ACERO .
Noi del Circuito Santuari Appennino Bolognese,speravamo da tempo di poter incontrare il nostro Cardinale arcivescovo Matteo Zuppi per presentargli il nostro progetto,ma non eravamo ancora riusciti, ieri è si è realizzato il sogno attraverso uno di noi, infatti Roberto,è uno iscritto della prima ora ,che ha creduto e crede tutt'ora nel progetto,è stato il primo in assoluto a raggiungere il BREVETTO dei 9 Santuari,ma è anche a tutt'oggi l'unico che si è cimentato e ha concluso positivamente la "RANDO dei Santuari",in sostanza la visita in un giorno solo di tutti i 9 Santuari pedalando per 310 km e superando oltre 6000 mt di dislivello,giungendo al traguardo di San Luca salendo dalle Orfanelle.
Per Roberto un momento di emozioni forte e per il "Circuito Santuari Appennino Bolognese" si è realizzato un sogno. Da ieri anche Il Cardinale di Bologna,Matteo Zuppi,è iscritto al circuito e ha guadagnato i 20 punti del santuario della madonna dell'Acero.
Paolo Pesci ha conquistato il Brevetto,tenacia e costanza sono le sue caratteristiche di ciclista che non molla mai
Un altro ciclista ha conquistato il Brevetto del Circuito e al termine del suo cammino ci ha detto : Mi chiamo Paolo Pesci ho 64 anni.
L'iniziativa del Circuito Santuari dell'appennino e' molto interessante intelligente e facile da capire.Avere dato uno stimolo agonistico e cicloturistico in periodo Covid da fare in solitaria e' stato molto coraggioso.Santuari che mi hanno colpito di piu' BOCCA DI RIO una buona distanza e sito meraviglioso anche con bar-MADONNA DEL FAGGIO stupendamente mantenuto e per arrivarci dopo 60 km non comodi ti regala una Gravellata di alto livello da fare sia in discesa che in salita-MADONNA DELL'ACERO molto rustico ma e' la cima coppi anche perche' quale turista non prosegue verso il Corno e l'agonista ha 3.5 km da battere forte il cuore.
Queste sono le parole di Paolo che ringraziamo per aver condiviso con noi il circuito.
L'iniziativa del Circuito Santuari dell'appennino e' molto interessante intelligente e facile da capire.Avere dato uno stimolo agonistico e cicloturistico in periodo Covid da fare in solitaria e' stato molto coraggioso.Santuari che mi hanno colpito di piu' BOCCA DI RIO una buona distanza e sito meraviglioso anche con bar-MADONNA DEL FAGGIO stupendamente mantenuto e per arrivarci dopo 60 km non comodi ti regala una Gravellata di alto livello da fare sia in discesa che in salita-MADONNA DELL'ACERO molto rustico ma e' la cima coppi anche perche' quale turista non prosegue verso il Corno e l'agonista ha 3.5 km da battere forte il cuore.
Queste sono le parole di Paolo che ringraziamo per aver condiviso con noi il circuito.
Il Brevetto di Massimo Mezzetti terzo assoluto e
primo del Parco dei Ciliegi
Il racconto un pò emozionato di Massimo inizia così : mi mancavano due Santuari per raggiungere questo sospirato Brevetto,ma erano i due Santuari più impegnativi da raggiungere e allora mi sono organizzato con il mio amico Sergio ,partenza alle 6,06 da Casalecchio con il treno +bici,arrivo a Poretta alle ore 7,04 e via subito per Castelluccio,salita bellissima ma interminabile con pendenze a doppia cifra.Bombolone a Castelluccio,poi via per Madonna del Faggio con la sorpresa di 5 km di strada bianca più 600 metri di mulattiera con la bici a mano.Bellissimo Santuario,in una location unica immerso in un faggeto stupendo.Ritorno e cambio di vallata,arrivando dopo una bella discesa a Lizzano zona industriale ,primo incontro la fabbrica di sci Carpani.Poi tanta ,tanta salita fino a Madonna dell'Acero,e giunti qui Sergio mi dice : dai andiamo anche al Corno.Dai pur,tre chilometri di pura sofferenza,ma si sa c'è arrivato il giro d'Italia .Foto ricordo davanti allo Stadio di Slalom"green"poi una tigella e giù verso Gaggio ad incontrare il mio commilitone Pucci ,presidente del Faro Gaggio.Caffè nel Bar degli Zuccarini,Viola Maestra di sci,il "Bombardiere" Giulio nella squadra C della coppa del mondo e la più piccola a vincere nelle giovanili.Via verso Passo Brasa ore 17,40(12 ore dalla partenza) dopo 130 km e 2500mt di dislivello .Sfatto ovviamente ,ma questa per me è stata la mia impersa e sono soddisfatto di aver concluso terzo assoluto a conquistare il BREVETTO e primo, finalmente ,della mia squadra(non mi capita tanto facilmente) .
Sono arrivati i primi Brevetti del Circuito
Sono arrivati i primi Brevetti del "Circuito Santuari Appennino Bolognese": L'inossidabile Roberto Romagnoli che oltre al Brevetto è stato il primo a cimentarsi con successo nella "Rando dei 9 Santuari".Anche Eva Plinsky ha già conquistato il brevetto e terzo ma primo del gruppo Parco dei Ciliegi Masimo Mezzetti ha conquistato il Brevetto.
27/6 Un sabato mattina movimentato dalle parti di Calvigi
I più mattinieri sono partiti alle 6 da Zola direzione Porretta ,inizialmente erano in 4 poi uno a inseguire, le locomotive : Gaspare e Loredano si davano cambi regolari tenendo un'andatura di buon livello per loro, ma non proprio per me che mi sono dovuto impegnare per rimanere quasi a ruota, appena si iniziava una salitella li vedevo allontanare e poi in discesa loro si rilassavano e io che arrivavo in cima impiccato, dovevo spingere per tornare sotto ,insomma una goduria, non vedevo l'ora che iniziasse la salita a Granaglione perché non avevo più il problema del gruppo ,infatti sono subito rimasto solo e così ho impostato un ritmo a me consono e sono salito al Santuario di Calvigi, dove chiaramente mi aspettavano gli altri.
Un secondo gruppo è partito alle 7,30 dall'Agip di Casalecchio, un duo invece a trovato una soluzione simpatica e cioè: treno+bici fino a Porretta e poi visita al Santuario del Ponte e poi salita a Granaglione e al Santuario di Calvigi.
Insomma questa mattina l'appennino Bolognese brulicava di ciclisti, quasi tutti del Parco dei ciliegi e tutti diretti ai due Santuari, Ponte e Calvigi.
La giornata splendida e il caldo non ci ha massacrato più di tanto, e l'esperienza continua…..
Un secondo gruppo è partito alle 7,30 dall'Agip di Casalecchio, un duo invece a trovato una soluzione simpatica e cioè: treno+bici fino a Porretta e poi visita al Santuario del Ponte e poi salita a Granaglione e al Santuario di Calvigi.
Insomma questa mattina l'appennino Bolognese brulicava di ciclisti, quasi tutti del Parco dei ciliegi e tutti diretti ai due Santuari, Ponte e Calvigi.
La giornata splendida e il caldo non ci ha massacrato più di tanto, e l'esperienza continua…..
25/6 Prima riunione conviviale degli iscritti al "Circuito"
Si tolgono i caschi, si cavano gli occhiali, si montano le mascherine, si rilassano i sorrisi, … e quasi non ci si riconosce! Però pian piano gli occhi e gli sguardi rivelano i nomi, e le avventure passate assieme sulle due ruote. Così incominciano i racconti e le storie, sulle strade e delle nostre vite.
Ieri sera ci siamo ritrovati al Parco dei Ciliegi per la prima riunione conviviale, eravamo in 22 ,tutti desiderosi di rivederci e conoscerci meglio, si perchè erano presenti rappresentanti di diverse società ciclistiche. Una serata in cui abbiamo snocciolato un pò di dati di questa nostra attività abbiamo gustato le pizze del parco e ascoltato la buona musica offerta da Patrizia con il suo flauto traverso.
La ciliegina sulla torta ,si fa per dire ,è stata la raccolta fondi di beneficenza per la CARITAS che grazie alla generosità dei partecipanti è stata di 320 euro .
Grazie a tutti Voi che condividete l'iniziativa.
Ieri sera ci siamo ritrovati al Parco dei Ciliegi per la prima riunione conviviale, eravamo in 22 ,tutti desiderosi di rivederci e conoscerci meglio, si perchè erano presenti rappresentanti di diverse società ciclistiche. Una serata in cui abbiamo snocciolato un pò di dati di questa nostra attività abbiamo gustato le pizze del parco e ascoltato la buona musica offerta da Patrizia con il suo flauto traverso.
La ciliegina sulla torta ,si fa per dire ,è stata la raccolta fondi di beneficenza per la CARITAS che grazie alla generosità dei partecipanti è stata di 320 euro .
Grazie a tutti Voi che condividete l'iniziativa.
Sabato 20/6 un bel gruppo misto per Montesole e Montovolo
Giornata complessa ieri, ma complessivamente ... mitica! Che fosse stata complicata dovevamo capirlo già dall'appuntamento, da 'Mecdonoald' di Casalecchio. E li doccia fredda per le gambe più tremanti come le mie: prima Montesole (che onestamente volevo saltare!), poi Montovolo. Ma si parte, assieme, nessuna altra opzione è contemplabile. Siamo in tanti oggi, dai Ciliegi, il Bitone, i dMax, e qualcuno era già partito prima. In Porrettana subito con slancio, in tanti a ruota, in pochi a tirare, mi tocca un turno anche a me, ma è prima mattina lo si fa con orgoglio e piacere. A Pian di Venola si sale per Montesole, troppo forte la salita per questa ora del giorno. Le velocità calano e le chiacchiere e le amicizie crescono. Questa volta arriviamo tra sassi e polvere fino al Borgo di Caprara e alla Chiesa di Santa Maria Assunta di Casaglia, solo pochi resti per fortuna del terrore che hanno visto. Tante Ave Maria, per loro e per questo mondo che deve pur ricominciare (una mia preghiera va anche ai sacerdoti che continuano da quella volta a custodire con dolcezza il nostro popolo). Ci ricordiamo anche di tutte le nostre mamme. Bici bianche e ginocchia lucide. Si scende in Setta, ma ogni tanto qualcuno gira la bici e torna: gambe, impegni, parenti, non tutto si può forzare. A Lagaro incominciamo a perderci e ritrovarci, ad inseguirci ed incrociarci; una frana che interrompe, in pochi a conoscenza della strada e ... con gli occhiali da lettura, la meta molto nascosta, e i locali tutti invorniti fanno il resto. Insomma ci perdiamo due tre volte, ne risulta tanto dislivello inutile, secchi di sudore e il pensiero forte di ritornare a casa. Solo la bella compagnia te lo distoglie subito. Il percorso esatto (e bellissimo!) è: a Lagaro prendere a destra per Burzanella, continuare e scollinare per Vigo e dopo Campolo sulla destra parte l’ultimo salitone. A Montovolo però è ciclismo d’altri tempi con bici per terra, tutti stesi sul prato, a condividere da bere e mangiare. Una preghiera, una pizzetta a Campolo, poi giù, questa volta per Riola e Vergato, non prima della cartolina spettacolare di Rocchetta Mattei dall’alto. Alla fine sono rimasti due Ciliegini e i due irriducibili del dMax, che si danno una mano ed arrivano a Bologna, ma alle 16. Imparo anche oggi che da soli non ce la possiamo fare.
Strava impietoso ed orgoglioso ti fa presente che “è la tua più lunga attività di ciclismo. Congratulazioni”: 140 Km, 2168 di dislivello. Grazie a Maria e al nostro Angelo Custode, che ci danno la forza (insperata) per passare (alla nostra età) queste fantastiche giornate.
Strava impietoso ed orgoglioso ti fa presente che “è la tua più lunga attività di ciclismo. Congratulazioni”: 140 Km, 2168 di dislivello. Grazie a Maria e al nostro Angelo Custode, che ci danno la forza (insperata) per passare (alla nostra età) queste fantastiche giornate.
Domenica 14/6 il team dMax prima a Montesole e poi a San Luca
Oggi si parte da Rotonda Biagi, nel mirino Montesole e San Luca. Non grandi distanze, ma due salite toste; comunque mete alla portata di tutte le gambe, e 15 buoni punti. Oggi solo in due, il team dMax è sparpagliato. Dopo il temporale notturno e il sole mattutino le condizioni sono perfette, solo grande umidità e quindi tanto sudore. A Vado si prende la deviazione, i due tunnel bui si fanno di corsa, se non ti vedono da dietro ti asfaltano. Poi parte la salita, dopo la curva sotto le tre generazioni di viadotti. Le casette vecchio stile sono ben tenute, col cortile e il forno, raccontano di un mondo che non c'è più, ma che forse sta tornando. La strada non è male, solo crepe nell'asfalto, sono le grandi ferite della storia. Si alternano strappi e piani, sole e bosco, ave-maria e l'eterno-riposo.
L'eccidio del '44 infatti non lo si dimenticherà, e anche noi romagnoli vogliamo sapere, e capire. Uomini donne e bambini tutti di corsa alla chiesa, avranno pietà in quel posto, e invece no. Tra loro in quelle settimane don Ubaldo Marchioni, don Ferdinando Casagrande, e don Giovanni Fornasini, per provare a proteggere il loro popolo, niente da fare, nessuno ha potuto riparare i corpi dei loro bambini, donne e vecchi: ma sono sicuramente ancora tutti abbracciati a Santa Maria Assunta di Casaglia. Don Giovanni era un grande appassionato, "l'angelo in bicicletta", ma ha potuto pedalare solo fino a 29 anni, quando è voluto andare a seppellire i suoi, anche se erano in mezzo ai tedeschi. Su lo spettacolo è su 360 gradi, ma la stele in ricordo ti riporta per terra. Serve far silenzio, oggi non servono grida e recriminazioni.
Ci ributtiamo giù da dove siamo venuti, il Setta scende come dalle Dolomiti, cambi veloci e siamo a Sasso in un attimo, ma prendiamo su per i Prati di Mugnano, ... e ti partono le Ganzole: devono aver fatto dei Iavori qua, ogni anno sono sempre più lunghe e più dure!! Pieve del Pino, le mitragliette di Sabbiuno, Parco Cavaioni è una bella cavalcata, ma i due strappi prima del bivio per San Luca ti ricordano i tuoi limiti. Attenti in via di Casaglia, prendere a sinistra Via di Monte Albano, con velocità ed attenzione. Da qui ci si deve far largo oggi tra ciclisti improbabili, macchine da rally, chiacchiere tra signore e podisti sudati. Su fino a San Luca, che in queste domeniche è un mix tra mercato, palestra e spiaggia. Una preghiera non si addice, ma la diciamo lo stesso, offriamo tutto alla Nostra Signora.
Scenari spettacolari ma quanto dolore, quante tragedie nascondono; se ogni tanto guardiamo in alto però, non siamo perduti.
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L'eccidio del '44 infatti non lo si dimenticherà, e anche noi romagnoli vogliamo sapere, e capire. Uomini donne e bambini tutti di corsa alla chiesa, avranno pietà in quel posto, e invece no. Tra loro in quelle settimane don Ubaldo Marchioni, don Ferdinando Casagrande, e don Giovanni Fornasini, per provare a proteggere il loro popolo, niente da fare, nessuno ha potuto riparare i corpi dei loro bambini, donne e vecchi: ma sono sicuramente ancora tutti abbracciati a Santa Maria Assunta di Casaglia. Don Giovanni era un grande appassionato, "l'angelo in bicicletta", ma ha potuto pedalare solo fino a 29 anni, quando è voluto andare a seppellire i suoi, anche se erano in mezzo ai tedeschi. Su lo spettacolo è su 360 gradi, ma la stele in ricordo ti riporta per terra. Serve far silenzio, oggi non servono grida e recriminazioni.
Ci ributtiamo giù da dove siamo venuti, il Setta scende come dalle Dolomiti, cambi veloci e siamo a Sasso in un attimo, ma prendiamo su per i Prati di Mugnano, ... e ti partono le Ganzole: devono aver fatto dei Iavori qua, ogni anno sono sempre più lunghe e più dure!! Pieve del Pino, le mitragliette di Sabbiuno, Parco Cavaioni è una bella cavalcata, ma i due strappi prima del bivio per San Luca ti ricordano i tuoi limiti. Attenti in via di Casaglia, prendere a sinistra Via di Monte Albano, con velocità ed attenzione. Da qui ci si deve far largo oggi tra ciclisti improbabili, macchine da rally, chiacchiere tra signore e podisti sudati. Su fino a San Luca, che in queste domeniche è un mix tra mercato, palestra e spiaggia. Una preghiera non si addice, ma la diciamo lo stesso, offriamo tutto alla Nostra Signora.
Scenari spettacolari ma quanto dolore, quante tragedie nascondono; se ogni tanto guardiamo in alto però, non siamo perduti.
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Un gruppo a Boccadirio da Calderino -il 6 Giugno
123 chilometri e 1900 metri di dislivello per raggiungere il Santuario di Boccadirio da Calderino e tornare a casa.
Dopo aver svalicato Mongardino, lungo la Val di Setta abbiamo raggiunto prima Castiglione dei Pepoli e poi siamo saliti al Monte Tavianella percorendo la strada lungo la affascinante abetaia delle Cottede , lungo una salita ripida ma con pendenze mai oltre il 10 per cento e con un discreto fondo stradale , in buone condizioni anche nella discesa che ci ha portati al Santuario, immerso in un mistico silenzio e come sempre al Sabato e alla Domenica meta di tanti pellegrini in preghiera.
Siamo poi tornati nella Valle del Setta passando dalla strada panoramica di Sparvo, con pochissimo traffico , un ottimo fondo stradale e un bel panorama sulla valle sottostante.
Da Sasso Marconi la risalita a Mongardino e' la consueta chiusura, dura ma di grande soddisfazione per il ritorno a Calderino.
Dopo aver svalicato Mongardino, lungo la Val di Setta abbiamo raggiunto prima Castiglione dei Pepoli e poi siamo saliti al Monte Tavianella percorendo la strada lungo la affascinante abetaia delle Cottede , lungo una salita ripida ma con pendenze mai oltre il 10 per cento e con un discreto fondo stradale , in buone condizioni anche nella discesa che ci ha portati al Santuario, immerso in un mistico silenzio e come sempre al Sabato e alla Domenica meta di tanti pellegrini in preghiera.
Siamo poi tornati nella Valle del Setta passando dalla strada panoramica di Sparvo, con pochissimo traffico , un ottimo fondo stradale e un bel panorama sulla valle sottostante.
Da Sasso Marconi la risalita a Mongardino e' la consueta chiusura, dura ma di grande soddisfazione per il ritorno a Calderino.
"Ciclovia Mater Dei" Un tributo dei ciclisti 06-06-2020
Piano ambizioso anche oggi, sei santuari in un giorno! Nelle vicinanze, ma tanto dislivello. Appuntamento sui viali, dove si incontrano cinque del Parco dei Ciliegi e tre del team ‘Vacchetti’: Albero, Gio, e dott. Covid (che ha lottato per mesi, per se e per gli altri, con quella cattiva micro-bestia). Rapidamente ci si infila in val di Zena, passo agile e prime chiacchiere. Guido racconta ai giovani (comunque over 50) le sue imprese: solo per elencare i paesi passati nel suo recente giro … ci vogliono dieci minuti. Sul Trabucco un grande inconveniente, al Gianni gli parte un raggio, ma con l’aiuto del tecnico si sistema: la ruota ora è traballante, ma quella gamba neanche un po! Santuario al Monte delle Formiche, ardua rampa, incubo di tanti ciclisti, … e troppo presto nella mattinata. Ce la facciamo tutti, ma siamo in vetta molto alla spicciolata. Li troviamo un super-man e un uomo-straccio … non conosceva cosa lo aspettava. ‘Dite una Ave Maria con noi?’, ‘Si volentieri, ma … non sappiamo bene come prosegue quella preghiera’, ‘Nessun problema, venite dietro a noi’. Due Ciliegi tornano, devono essere a casa presto.
Per i sei rimasti, ci si butta giù di nuovo in val di Zena, poi su a Torre Arabella, giù in Idice, su per San Benedetto del Querceto, giù sotto il viadotto, su verso la Raticosa. Al bivio per Campeggio dott.Covid molla, torna a casa, fin troppo per lui dopo questi mesi di fatica e gran dolore. Al Santuario di Campeggio ci perdiamo Giò, prontamente recuperato, preghiera foto e via, troppa strada ancora da fare. La lunga salita per Monghidoro fa disperdere di nuovo il gruppetto, ma ormai ci siamo, alla Madonna dei Boschi, c’è Rosario in latino in corso; anche noi si prega, per tutti gli afflitti di questi mesi, come richiesto da dott.Covid. Il resto del team ‘Vacchetti’ se ne torna a casa, le tre Madonne oggi sono più che sufficienti. Spetta al trio Ciliegi completare il giro, seppur Monteacuto Vallese e Ripoli è troppo per tutti. Anche oggi la Nostra Signora ci ha protetti col suo manto, e noi Le siamo molto grati.
Per i sei rimasti, ci si butta giù di nuovo in val di Zena, poi su a Torre Arabella, giù in Idice, su per San Benedetto del Querceto, giù sotto il viadotto, su verso la Raticosa. Al bivio per Campeggio dott.Covid molla, torna a casa, fin troppo per lui dopo questi mesi di fatica e gran dolore. Al Santuario di Campeggio ci perdiamo Giò, prontamente recuperato, preghiera foto e via, troppa strada ancora da fare. La lunga salita per Monghidoro fa disperdere di nuovo il gruppetto, ma ormai ci siamo, alla Madonna dei Boschi, c’è Rosario in latino in corso; anche noi si prega, per tutti gli afflitti di questi mesi, come richiesto da dott.Covid. Il resto del team ‘Vacchetti’ se ne torna a casa, le tre Madonne oggi sono più che sufficienti. Spetta al trio Ciliegi completare il giro, seppur Monteacuto Vallese e Ripoli è troppo per tutti. Anche oggi la Nostra Signora ci ha protetti col suo manto, e noi Le siamo molto grati.
5 Giugno- Paolo e Muriel a Montesole
1 e 2 Giugno un giro per i Santuari del Circuito-Passo Brasa-Montovolo-Montesole e chi anche a San Luca
123 chilometri e 2700 metri di dislivello per raggiungere , partendo da Calderino, il Santuario della Madonna di Brasa, Montovolo e il parco di Monte sole.
Dopo la salita lungo la Via Lavino e fino al Passo Brasa per raggiungere la prima tappa, con la gradita sorpresa di aver trovato la chiesa aperta, siamo scesi sulla Porrettana lungo la strada di Bombiana per raggiungere Riola e risalire a Montovolo, lungo 10 chilometri di salita impegnativa, con gli ultimi 400 metri in sterrato per arrivare finalmente al Santuario della Beata Vergine della Consolazione, con il suo eccezionale panorama sulla Valle del Setta e meta di tantii camminatori.
Da qui, dopo un rapido panino, siamo scesi a Campolo e da li', con un meraviglioso saliscendi su una strada priva di traffico abbiamo raggiunto Monteacuto Ragazza, Grizzana (con sosta caffe) e il Parco di Monte Sole, dove passato il bivio per Pioppe di Salvaro, la strada e' a tratti sterrata e ghiaiosa per qualche chilometro fino ai resti della chiesa di San Martino dove ci siamo fermati per una foto e un momento di raccoglimento. Da li' siamo scesi a Marzabotto visto che si era "fatta una certa" senza arrivare alla chiesa di Casaglia (dove certamente torneremo), per poi tornare passando da Mongardino a Calderino.
Un giro molto bello , ma per chi e' completamente allergico alle strade sterrate e ghiaiate, si consiglia dopo Montovolo di scendere nella Val di Setta e risalire a Monte Sole dalla Gardelletta per strada asfaltata ma notevolmente ripida.
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Dopo la salita lungo la Via Lavino e fino al Passo Brasa per raggiungere la prima tappa, con la gradita sorpresa di aver trovato la chiesa aperta, siamo scesi sulla Porrettana lungo la strada di Bombiana per raggiungere Riola e risalire a Montovolo, lungo 10 chilometri di salita impegnativa, con gli ultimi 400 metri in sterrato per arrivare finalmente al Santuario della Beata Vergine della Consolazione, con il suo eccezionale panorama sulla Valle del Setta e meta di tantii camminatori.
Da qui, dopo un rapido panino, siamo scesi a Campolo e da li', con un meraviglioso saliscendi su una strada priva di traffico abbiamo raggiunto Monteacuto Ragazza, Grizzana (con sosta caffe) e il Parco di Monte Sole, dove passato il bivio per Pioppe di Salvaro, la strada e' a tratti sterrata e ghiaiosa per qualche chilometro fino ai resti della chiesa di San Martino dove ci siamo fermati per una foto e un momento di raccoglimento. Da li' siamo scesi a Marzabotto visto che si era "fatta una certa" senza arrivare alla chiesa di Casaglia (dove certamente torneremo), per poi tornare passando da Mongardino a Calderino.
Un giro molto bello , ma per chi e' completamente allergico alle strade sterrate e ghiaiate, si consiglia dopo Montovolo di scendere nella Val di Setta e risalire a Monte Sole dalla Gardelletta per strada asfaltata ma notevolmente ripida.
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30 Maggio 2020 Presentazione e Benedizione del Circuito, del Cardinale di Bologna Matteo Zuppi
Ore 8,il prato adiacente l'altare dedicato a Don Giulio Sami,comincia a pullulare di ciclisti e addetti al servizio d'ordine diligentemente organizzato da Don Massimo (direttore dell'ufficio diocesano sport e turismo),ben presto si formano quattro file di ciclisti ben distanziati,e suddivisi in funzione delle mete che al termine della cerimonia vorranno raggiungere.Puntualmente alle 8,15 Don Massimo da inizio alla cerimonia di presentazione del Circuito e in successione parlano al microfono l'assessore allo sport di Bologna ,Lepore che tra l'altro annuncia chequesta era la prima manifestazione spotiva dopo la quarantena del Covid-19,poi prende la parola Giampiero Mazzetti che spiega come funziona il circuto e spiega alcuni dettagli del regolamento per la partecipazione,prende la parola Don Massimo che ricorda la tragica fine del ciclista Matteo Prodi che poco tempo fa è stato travolto e ucciso da un'auto.Ci avviciniamo velocemente alle 8,30 ora della partenza , do le ultime raccomandazione e poi suddivisi in piccoli gruppi di 4 ciclisti effettuiamo la partenza distanziando i gruppetti di 30/40 secondi per evitare assembramenti . Quindi i 3 gruppi iniziano ognuno il suo percorso .
Noi diretti a Sasso Marconi eravamo in 24,qualcuno poi si poi perso lungo la strada rientrando prima di raggiungere la meta.I vari gruppetti hanno viaggiato ben distanziati per tutto il percorso e verso le 11,30 sono arrivati al Santuario di Boccadirio,qui siamo stati accolti dal Padre Priore Franco che ci ha invitati a visitare il Santuario,in poche parole ci ha raccontato la storia del Santuario abbiamo recitato una preghiera tutti insieme e poi ha impartito la benedizione.
Siamo poi usciti per una foto di gruppo e ci siamo incamminati verso Baragazza,qui il nostro sponsor Beppe del Parco dei Ciliegi ci ha offerto un pasta party in un ristorante del paese e poi abbiamo ripreso ben distanziati la via del ritorno.
Tutti i partecipanti sono stati contenti del percorso e dell'organizzazione.
Hanno partecipato:
Roberto Romagnoli,Giuseppe Guidotti,Massimo Mezzetti,Andrea Astolfi,Francesca Giammarinaro,Fiorenzo Mazzetti,Giorgio Zini,Gianni Borelli,Simonetta Bernardi,Gaspare Godino,Giancarlo Dall'Olio,Loredano Comastri,Sabrina Parisi,Marco Landi,Mauro Totti,Mauro Guerra,Giorgio Verdi,
Il Gruppo che ha visitato il Santuario di Boccadirio-
km 130 -1400 mt dislivello
Il Gruppo che ha visitato il Santuario di Passo Brasa
km 120 -1750 mt dislivello
Bella gita al Santuario della Madonna di Brasa, posto ameno e piccola chiesetta, ma di grande pace e spiritualità; la pietra pomice a vista ne dà grande severità ma anche accoglienza e calore. Tempo ideale alla partenza, con grande sole ma bello fresco. I quattro sparuti arditi decidono per la via diretta, ... senza girarci troppo attorno: Ponterivabella verso Montemaggiore (piccola digressione per la spettacolare pieve di San Cristoforo), poi Zappolino e Savigno. Ma invece del comodo Ca' Bortolani si punta a S. Croce: un vecchio in bici li sconsiglia vivamente, ma loro ci si buttano dentro con coraggio. Pendenze importanti, e così in pochi kilometri si arriva in fondo alla Fossa di Tolè, quindi ancora salita verso la Bocca dei Ravari. Dal famoso bivio è un mangia-e-bevi fino a Castel d'Aiano, poi sul al Passo Brasa. Davanti alla chiesetta sosta un cineoperatore in attesa del sole ... chiediamo se è dell'organizzazione, ma non sa neanche di cosa stiamo parlando, allora gli chiediamo se è capace di farci una foto col telefonino, e ne fa di spettacolose! Caffè e Coca in piazza nel bar dalle 100-leggi-Covid appese in ogni dove. Il professore si ferma per la grigliata dal suocero a Rocca di Rofeno, e i tre allora se ne tornano alla spicciolata. Quando le forze stanno per finire ... all'Oca passa un trenino mitico, che li porta fino a Calderino come sul divano. Anche questa è fatta. Ma al campione dei tre non basta, prende Casaglia e va anche dalla Madonna di San Luca. Sfiniti a casa, ma felici..
Il Gruppo che ha visitato il Santuario di San Luca
A noi è toccato il giro .inaugurale più corto, quello a San Luca, ma non certamente il meno bello.
In una quindicina dalla. Villa Pallavicini ci siamo diretti nella direzione contraria (... come qualcuno ha detto ... Guarda che San Luca è dall'altra parte ...) per far conoscere a tutti un tratto di strada a bassissimo traffico che collega la Villa con Ponte Ronca, percorso ideale per uno scarico o.per gli allenamenti invernali.
Da lì ci siamo diretti verso. San Luca, una parte da Casaglia e l'altra dalla rampa classica con arrivo al Colle della Guardia in contemporanea.
Fatto il ringraziamento a Maria dal sagrato e preso il caffè di . ordinanza, da lì abbiamo preso . il. crinale di Casaglia, dal.quale si gode uno spettacolare. panorama sulla valle del Reno. Da lì qualcuno è sceso verso Pieve del Pino; il Biciclub MSP verso Sasso per risalire a Mongardino e ridiscendere verso Calderino. In definitiva bella. giornata, ottima compagnia e percorso spettacolare.
In una quindicina dalla. Villa Pallavicini ci siamo diretti nella direzione contraria (... come qualcuno ha detto ... Guarda che San Luca è dall'altra parte ...) per far conoscere a tutti un tratto di strada a bassissimo traffico che collega la Villa con Ponte Ronca, percorso ideale per uno scarico o.per gli allenamenti invernali.
Da lì ci siamo diretti verso. San Luca, una parte da Casaglia e l'altra dalla rampa classica con arrivo al Colle della Guardia in contemporanea.
Fatto il ringraziamento a Maria dal sagrato e preso il caffè di . ordinanza, da lì abbiamo preso . il. crinale di Casaglia, dal.quale si gode uno spettacolare. panorama sulla valle del Reno. Da lì qualcuno è sceso verso Pieve del Pino; il Biciclub MSP verso Sasso per risalire a Mongardino e ridiscendere verso Calderino. In definitiva bella. giornata, ottima compagnia e percorso spettacolare.
16 Maggio 2020 è il giorno in cui abbiamo organizzato il PROLOGO del
"Circuito Santuari Appennino Bolognese".
Gli iscritti erano 4 su Strava,abbiamo publicizzato nei gruppi e nei bici club e nel club di Stava ,e onestamente pensavamo che l'adesione sarebbe stata scarsa,ma la realtà ci ha smentito perchè a partecipare alla nostra iniziativa si sono presentati in 12 cicloturisti. Siamo partiti da Zola e ci siamo diretti in fila indiana e a doverosa distanza nel rispetto delle norme vigenti ,verso Pragatto,proseguendo per via Puglie fino a Oliveto,poi abbiamo continuato per Zappolino e dirigendoci verso Savigno.Abbiamo preso la Strada per Mongiorgio e poi scesi sulla valle del Lavino ci siamo diretti a Calderino per poi svoltare per Mongardino. Siamo scesi a Sasso Marconi e proseguendo sulla Porettana ci siamo diretti verso via Angognano,saliti su verso Sabbiuno abbiamo preso la via di Casaglia e siamo arrivati al Santuario di San Luca. Una bella foto di gruppo e una preghiera per ricordare le persone scomparse con il Corona virus,i medici,gli infermieri ,oltre ai famigliari di alcuni componenti del gruppo presente .Poi ci siamo salutati e ognuno è rientrato in famiglia.
Chi ha partecipato al Prologo:
Guido Franchini
Gaspare Godino
Francesca Giammarinaro
Sabrina Parisi
Marco Landi
Fiorenzo Mazzetti
Simonetta Bernardi
Patrizia Guizzardi
Giorgio Zini
Roberto Romagnoli
Massimo Mezzetti
Mauro Guerra
Guido Franchini
Gaspare Godino
Francesca Giammarinaro
Sabrina Parisi
Marco Landi
Fiorenzo Mazzetti
Simonetta Bernardi
Patrizia Guizzardi
Giorgio Zini
Roberto Romagnoli
Massimo Mezzetti
Mauro Guerra
Sabato 23/5 al Santuario di Passo Brasa
Anche questo sabato il gruppo era abbastanza numeroso, siamo partiti in 14,la giornata si è presentata bella e quasi calda , il gruppo si è un pò frazionato sulla base naturale di omogeneità e sostanzialmente unito ma alle debite distanze raccomandate dalle attuali prescrizioni. Il percorso previsto prevedeva la partenza da Zola alle 8,30 ,poi via verso Bazzano, Savignano, Marano, per arrivare alla rotonda sotto Fanano e prendere la strada per Vidiciatico, salita pedalabile non difficile e molto bella, giunti a Vidiciatico sosta per un caffè e una brioche , per poi proseguire per La Querciola, Gabba , Gaggio Montano, Abetaia ,per arrivare al Santuario di Madonna di passo Brasa, qui era prevista una sosta per una preghiera e una foto di gruppo (a certificazione della meta raggiunta) poi si riparte per scendere prima a Castel D'Aiano, poi risalire a Bocca dei Ravari, Cereglio, Tolè, Monte Pastore ,Calderino e arrivare a Zola. Il percorso sviluppa 150 km circa e un dislivello di 1900 mt . La novità oggi è stato il fatto che un gruppetto di 5 ciclisti ha optato per un percorso un pò meno impegnativo, e questo a dimostrazione della validità del format del circuito che non premia i km fatti ma le Mete condivise.
I partecipanti :
Gaspare Godino
Francesca Giammarinaro
Guido Franchini
Mauro Totti
Mauro Guerra
Marco Landi
Andrea Astolfi
Gianni Borelli
Angelo Palmieri
Simonetta Bernardi
Roberto Romagnoli
Massimo Mezzetti
Fiorenzo Mazzetti
Giorgio Zini
I partecipanti :
Gaspare Godino
Francesca Giammarinaro
Guido Franchini
Mauro Totti
Mauro Guerra
Marco Landi
Andrea Astolfi
Gianni Borelli
Angelo Palmieri
Simonetta Bernardi
Roberto Romagnoli
Massimo Mezzetti
Fiorenzo Mazzetti
Giorgio Zini
Domenica 24/5 altri quattro cicloturisti hanno condiviso il Santuario di Passo Brasa
Giampiero, Alberto, Alessandro e Giovanni ,siamo partiti domenica mattina da casa verso le 7,20 e ci siamo incontrati a calderino con l'amico Giampiero, abbiamo proseguito per Montepastore poi per Ca Bortolani quindi Tolè, siamo arrivati a Castel D'Aiano e finalmente siamo saliti al Santuario di Passo Brasa. Una meritata sosta per una preghiera e una foto ,e abbiamo preso la strada del ritorno passando da Fossa, Tolè , Calderino e ogn'uno a casa propria. Per tutti è stato un bel giro e una bella esperienza.